L'accusa per diffamazione per le dichiarazioni rilasciate ad alcuni organi di stampa in merito alla richiesta di trasferimento del processo trattativa Stato-mafia
La dichiarazione arriva il giorno dopo la richiesta di tre dei dieci imputati del processo sul presunto patto tra pezzi delle istituzioni e i boss di trasferire il dibattimento da Palermo
Un magistrato della corte suprema nipponica, per motivi di studio, sta seguendo l'udienza odierna, a cui, però non è presente il grande imputato, Totò Riina
Non sono note le ragioni della decisione del capomafia, tornato in carcere dopo un breve ricovero all'ospedale milanese San Paolo, disposto a seguito del malore avuto da Riina martedì
Gli ex ufficiali dell'Arma Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno hanno depositato nella cancelleria della Corte d'Assise di Palermo l'istanza di trasferimento
Anche la trattativa Stato-mafia è stata al centro dell'incontro tra la commissione Antimafia e i magistrati palermitani
Il collaboratore di giustizia, Rosario Naimo, ha raccontato ai pm di una lettera inviatagli dal Capo dei capi, in cui sarebbe stato scritto l'ordine dell’omicidio del “procuratore di ferro”
Francesco Di Carlo ha confermato la vicinanza di Arnaldo La Barbera ai servizi segreti e ha raccontato di come il giudice ucciso nella strage di Capaci venisse percepito sempre più come un pericolo
Il procedimento, che si celebra con rito abbreviato, è uno stralcio di quello in corso di fronte alla Corte di Assise che vede imputati boss, politici, ex ufficiali dell'arma e Massimo Ciancimino
La nullità deriva dal fatto che l'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato solo a uno dei due legali dell'indagato
"Mori non mi parlò mai di trattativa né mi accennò mai al fatto che qualcuno potesse avere tradito la sua fiducia". Lo ha detto l'ex segretario generale di Palazzo Chigi Fernanda Contri
Continuano a trapelare, alla spicciolata, estratti dalle trascrizioni – sono ben 14 pagine in totale – relative alle conversazioni dell’ex capo dei capi con il suo “compagno di socialità”, Alberto Lorusso, in carcere
"Si parlò anche di colpire i figli di Andreotti - ha detto confermando quanto rivelato da altri pentiti - perché il padre non aveva fatto nulla per Cosa nostra, si era disinteressato del 41 bis, non l'aveva fatto togliere e non aveva fatto tornare tutto come prima"
"Io cerco di concentrarmi sul lavoro – ha detto il pm - ma certamente saremmo degli stupidi se non avvertissimo una, credo normale, preoccupazione"
I due giornalisti hanno raccontato ai magistrati dettagli relativi ai loro incontri con l'ex ministro e della sua paura dopo l'omicidio di Salvo Lima
Il pentito conferma l'interessa di Cosa nostra a contattare Berlusconi e Dell'Utri per arrivare all'allora leader del Psi che ancora non era stato colpito da Mani Pulite "perché influisse sull'esito del maxiprocesso"
"Le intimidazioni non vanno prese sotto gamba, anche perché chi riveste in Cosa Nostra un ruolo apicale mantiene questo ruolo finché vive", ha spiegato il procuratore
Il collaboratore di giustizia rassicurò il giudice sul fatto che "Cosa Nostra non fece il suo nome quando decise dell'eliminazione di Falcone". Ma il magistrato, sempre in base alle sue dichiarazioni, "continuava ad essere nervoso"
Leonardo Messina ha dichiarato di fronte ai giudici che "in Cosa Nostra si diceva che fosse proprio "punciuto", cioè affiliato formalmente, e che ci avrebbe garantito al maxiprocesso". Il collaboratore rivela anche come in un'occasione decisero di "votare Psi"
"Non ci sono norme che consentono di surrogare la testimonianza con scritti provenienti dallo stesso testimone. Si tratta di un atto fuori dalla regola che non ci consente di rinunciare alla testimonianza del capo dello Stato". Queste le motivazioni della Procura
L'ultimo covo del capomafia corleonese, secondo il pentito, sarebbe stato ripulito da una squadra di mafiosi dopo un accordo preso da Provenzano con i militari dei Ros che avrebbe garantito la mancata perquisizione
È un passaggio della lettera inviata dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla Corte d'Assise di Palermo che celebra il processo sulla trattativa Stato-mafia