il caso
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Per il giudice "seppur la trasmissione del virus per via sessuale è poco frequente diventa indispensabile avere rapporti protetti quale misura di prevenzione raccomandabile"
PALERMO, 14 LUGLIO 2013 – Il Tribunale Civile di Palermo ha condannato il Ministero della salute che dovrà risarcire con 200 mila euro un imprenditore agrigentino e alla moglie a causa di una trasfusione effettuata con sangue infetto, dalla quale l’uomo ha contratto l’epatite C.