In programma: taglio del numero dei parlamentari, conflitto di interessi, riforma della giustizia, riforma della sanità
Il premier riferisce alla Camera in vista del Consiglio Ue e dell'Eurosummit del 13 e 14 dicembre
Il dialogo con l'Europa procede in modo "costruttivo" e presto i potrebbe raggiungere un accordo
Intanto Renzi dichiara alla Versiliana che "si vota nel 2018". "Comunque vada il referendum? Sì, si vota nel 2018". Critico il Movimento 5 Stelle: "É come Pinocchio"
Le Camere rimarranno sempre due, ma con funzioni e composizioni differenti. Si vira verso un federalismo differenziato
Solo 7 i voti contrari, l'opposizione ha protestato contro il merito della riforma e i metodi anti-ostruzionismo della maggioranza
Il presidente del Consiglio riassume le tappe: ad aprile il voto finale e poi in autunno dovrebbe avere luogo la consultazione popolare
"Dopo quasi 3 anni di contrazione, quest'anno il Pil tornerà a crescere. Si tratta di una prima inversione di tendenza, che tutte le previsioni vedono confermata anche nel 2016", ha sottolineato il capo dello Stato
Si è ripartiti oggi con il voto sull'emendamento Finocchiaro all'articolo 2 del ddl Boschi, che recepisce l'accordo di maggioranza con i Dem e che per questo è l'unico su cui il Governo ha espresso parere favorevole
Stavolta la proposta di modifica riscrive l'articolo 21 del ddl Boschi che riguarda l'elezione del capo dello Stato
"Non ci saranno problemi - ha affermato il presidente del Consiglio Renzi - le riforme vanno avanti, l'abbiamo sempre detto e sempre fatto ma c'è sempre un po' di preoccupazione nel mondo politico"
Dopo che i Dem hanno deciso di mantenere i propri emendamenti, la maggioranza sarebbe al lavoro sulla stesura di alcuni emendamenti al ddl, che dovrebbero arrivare in Aula entro domani mattina
Il premier ha anche utilizzato l'esito elettorale greco per mandare un messaggio chiaro a chi tra i Dem ventilava l'ipotesi di una scissione: "Le scissioni funzionano molto come minaccia, un po' meno nel passaggio elettorale"
In Europa solo l'Italia ha un bicameralismo perfetto. Basta con questa anomalia", ha ribattuto il capogruppo al Senato del Pd Luigi Zanda
Solita spaccatura nel Pd, con 31 emendamenti dell'area filo-renziana e 17 della minoranza dem. I primi propongono cambiamenti "soft". Gli altri, invece, insistono sull'elezione diretta dei senatori
"Entro il 15 ottobre la riforma costituzionale sarà approvata al Senato: vedremo - ha spiegato Renzi - se sarà lettura definitiva o ci vorrà un nuovo voto alla Camera"
Fi-Lega-Sel in una conferenza stampa congiunta, definiscono il presidente del Consiglio "un bullo". "Gli faremo vedere i sorci verdi", ha tuonato l'esponente di Fi Renato Brunetta
Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Sel e gli ex M5S di Alternativa libera, infatti, hanno lasciato l'Aula della Camera in segno di protesta per la gestione della discussione del disegno di legge di riforma costituzionale
"In un Paese democratico non è tollerabile arrivare" a questa situazione, "esorto tutti i colleghi e le colleghe a fare una riflessione seria su come andare avanti", ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini
Il voto è avvenuto in un caos totale proprio per la rabbia dei deputati del Movimento 5 Stelle per l'approvazione della seduta fiume, un escamotage tecnico per bloccare l'ostruzionismo delle opposizioni
Francesco Paolo Sisto lascia e si scatenano le polemiche. Il Partito democratico non cambia la sua posizione e cerca nuovi alleati per l'approvazione del ddl Boschi
"Non sorveglio il signor Renzi- ribadisce Jean Claude Juncker - abbiamo una serie di questioni in discussione e a marzo vedremo la posizione che prendiamo. Quindi sì, ho fiducia nel governo Renzi"