Emerge dal rapporto sulla situazione sociale del Paese
Da quasi un biennio l'economia italiana, osservata in prospettiva macro, sopravvive a se stessa
Le previsioni macroeconomiche stimano il Pil italiano a +0,9% nel 2018, +0,2% nel 2019 e +0,6% nel 2020. In particolare il Centro-Nord sarebbe al +0,9% nel 2018, al +0,3% nel 2019, al +0,7% nel 2020. Una crescita quindi molto modesta anche nelle aree più sviluppate del Paese. Nel 2019 il Sud in recessione Al Sud […]
A ottobre la variazione del Pil congiunturale sarebbe nulla, con una modesta crescita (0,1%) rispetto allo stesso mese del 2018
La ripresa che rallenta, l’eventualità di una recessione e l’emorragia migratoria, questo il quadro del Mezzogiorno
"Dovremo migliorare sicuramente ma per il momento va bene così", dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte
"Con questo Def abbiamo voluto dare un messaggio di stabilità", ha precisato il ministro dell'Economia
Azzerate le previsioni per il Pil 2019, già ribassate a ottobre al +0,9%
Il ministro dell'Economia francese appare preoccupato per l’impatto dell’Italia sulla crescita economica a livello europeo
"Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), più che compensato dall'apporto positivo della componente estera netta", spiega l'Istat
La spesa privata per consumi "sarà sostenuta dall'aumento modesto del reddito disponibile lordo, che beneficerà delle misure di politica di bilancio a sostegno dei redditi più bassi da lavoro dipendente e del lento miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro"
Secondo il rapporto, in Italia, dal 2008 al 2012, sono aumentate del 7% le famiglie in stato di "deprivazione materiale severa", cioè che non riescono, ad esempio, a pagare l'affitto o il mutuo
Secondo il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi "C’è un rallentamento generalizzato che sta investendo tutta l’Europa, anche il Pil mondiale crescerà meno di quello che ci si aspettava, purtroppo sono tutte cose che non sorprendono".
Il nostro Paese, secondo quanto scrive l'agenzia di rating, chiuderà il 2014 con un Pil in contrazione dello 0,1% contro il +0,5% stimato in precedenza, e mancherà entrambi gli obiettivi governativi di deficit/Pil collocandosi al 2,7% quest'anno e il prossimo
La variazione acquisita del Pil per il 2014 è negativa, pari al -0,3%. Sul fronte della produzione per beni di consumo, a giugno si registra un rialzo del 2,5% su base mensile. Si tratta del dato migliore da maggio del 2013
Nel quarto trimestre 2013, il Pil ha segnato un +0,1 per cento rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l'Istat, precisando che, secondo le prime stime, su base annuale il prodotto interno lordo è invece diminuito dello 0,8 per cento