Il boss di Cosa nostra è uscito dal carcere di Opera per essere ricoverato al San Paolo. La famiglia commenta glaciale: "Per l'ennesima volta apprendiamo la notizia dalla stampa". Il Guardasigilli chiede delucidazioni
Respinto il ricorso dei legali del capomafia che, invano, hanno sostenuto che le condizioni di salute di Provenzano, affetto da patologie neurologiche, non siano compatibili con il carcere
"Fino a quando Provenzano è ritenuto - spiega il Procuratore nazionale antimafia - idoneo a stare in carcere, essendo il capo di Cosa nostra o uno dei capi di Cosa nostra, allora bisogna applicare il 41 bis“
"Ho firmato il decreto predisposto dal suo Dipartimento al fine della proroga del regime detentivo speciale relativo al detenuto sopra individuato", si spiega nella lettera
Per i pm il capomafia, gravemente malato e per questo incapace di partecipare ai processi, non sarebbe in grado di comunicare con l'esterno