Dopo la rituale "domanda" di beatificazione formulata dal vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari, e dopo la biografia di Paolo VI letta dal postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, Papa Francesco ha pronunciato la formula ufficiale, in latino
"Possiamo aspettarci la presenza del Papa emerito alla beatificazione di Paolo VI". Lo conferma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, in vista della messa presieduta da Papa Francesco domenica mattina prossima a chiusura del sinodo straordinario sulla famiglia
Al sinodo straordinario sulla famiglia partecipano 253 partecipanti provenienti dai cinque continenti - tra i quali 8 rappresentanti di altre Chiese e realtà ecclesiali, 16 esperti e 38 coppie di uditori
I numeri sono da evento planetario. Un milione di pellegrini, tremila tra giornalisti e operatori accreditati, seimila sacerdoti, 122 delegazioni ufficiali, con 24 capi di Stato, tra presidenti e reali, e dieci capi di governo
Pasti molto frugali, anche pasti di fortuna, l'arte di arrangiarsi in tutto: a questo si è fatto appello per tenere duro, per tenere quel posto che avrebbe poi significato stare un po' più avanti degli altri, un po' più vicino all'altare
Papa Francesco ha onorato le reliquie dei nuovi Santi, le ampolle con il sangue di Papa Wojtyla e un brandello di pelle di Papa Roncalli. Il reliquiario di Papa Wojtyla è stato portato a Bergoglio da Floribeth Mora Diaz, la donna del Costa Rica guarita con un miracolo per intercessione di Giovanni Paolo II
Nella lunga notte di attesa per la celebrazione della canonizzazione moltissimi sono stati i pellegrini che hanno passato la notte davanti ai varchi della piazza. Circa una trentina di persone hanno accusato dei malori e sono stati curati dal presidio della Croce Rossa
La canonizzazione odierna di due Papi molto amati come Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II è la conferma che negli ultimi 150 anni si è andati verso la "esaltazione" di quasi tutti coloro che si sono seduti sulla cattedra di Pietro: prima del 1900 non era così. Il senso profondo della rinuncia di Ratzinger