Alla vigilia del processo davanti alla Corte d'Assise d'appello di Brescia per il giudizio di secondo grado a Massimo Bossetti, Ester Arzuffi torna a difendere suo figlio
Per i giudici, il delitto è "maturato in un contesto di avances a sfondo sessuale, verosimilmente respinte dalla ragazza, in grado di scatenare nell'imputato una reazione di violenza e sadismo"
Per il pm "non vi è dubbio che l'omicidio sia volontario. Abbandonandola in quel campo si è causata volontariamente la morte"
Respinte tutte le istanze della difesa. Secondo i legali del muratore di Mapello, il capo di imputazione sarebbe stato nullo e inutilizzabili gli accertamenti biologici compiuti dai Ris
"Escludo una richiesta di giudizio abbreviato secco - ha precisato l'avvocato Claudio Salvagni -. Il rito abbreviato condizionato è una possibilità da considerare"
All'individuazione del furgone di Massimo Bossetti i militari sono giunti con indagini tecnico-scientifiche e la collaborazione di un gruppo di ingegneri dell'Iveco
L'uomo è accusato di avere ucciso la 13enne Yara Gambirasio e si trova in carcere. Il messaggio è firmato da "Laura Letizia, mamma Ester, papà Giovanni" ed è stato diffuso dai legali dell'indagato
Reso noto il testo dell'istanza di scarcerazione, respinta dal gip, dei legali del carpentiere Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni. L'uomo continua a dichiararsi innocente
A pesare contro il carpentiere bergamasco, che si è sempre dichiarato innocente, sono i "gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione del reato"
Per l'assassinio della figlia c'è un sospettato, Massimo Bossetti, muratore di Mapello (Bergamo) in carcere dal 16 giugno scorso. Ma sulla vicenda ancora non si è potuto scrivere la parola "fine"
Gli inquirenti, coordinati dal pm Letizia Ruggeri, hanno accolto tiepidamente la notizia, anche perché la fruizione di materiale pornografico viene ritenuta comune a molti utenti della rete e comunque non appare collegabile alle indagini sul delitto
Gli avvocati hanno precisato di essere in contatto con uno psicologo e che sta facendo "tutte le valutazioni del caso, vista la delicatezza della situazione"
"Voglio dimostrare di essere innocente", ha detto ai suoi legali Massimo Bossetti accusato di essere l'assassino di Yara Gambirasio
Il luminol, reagente usato per scovare le tracce, ha individuato qualcosa, ma in attesa delle analisi in laboratorio c'è molta cautela. Il genetista che assiste i Gambirasio chiarisce che parlare di sangue è "prematuro"
Intanto, gli specialisti del reparto investigazioni scientifiche di Parma si stanno concentrando su due coltelli sequestrati a casa di Bossetti. Lo spessore delle lame è compatibile con i tagli sul corpo della ragazzina
"Abbiamo discreti argomenti per chiedere la scarcerazione - ha detto l'avvocato Claudio Salvagni - ma solo le ultime ore saranno decisive per le nostre valutazioni". Oltre questo non fanno sapere altro. Non vogliono in alcun modo compromettere la loro strategia difensiva
Una nuova perizia sarà depositata alla Procura di Bergamo: i nuovi indizi puntano sempre il dito contro Massimo Bossetti che continua a dichiararsi innocente, sostenuto dalla sua famiglia
Marita Comi potrebbe far visita in carcere al marito per un colloquio: sarebbe il primo faccia a faccia dopo l'arresto. E dopo aver saputo la verità: suo marito non è figlio di Giovanni Bossetti
Le ombre si addensano sul presunto assassino di Yara. Il muratore si trovava in via Rampinelli, tra le 5 e le 6 di pomeriggio del giorno in cui la ragazzina scomparve
Bossetti, dunque, rimane in carcere, mentre all'esterno la sua famiglia va in pezzi. E sulla colpevolezza o meno del presunto omicida si comincia a discutere. Ma per tutti è già un mostro: e il garante della privacy ha bacchettato i giornalisti
Per arrivare alla parole fine, Ris e Ros hanno fatto di tutto, dai controlli a tappeto nelle discoteche alla riesumazione di un cadavere. E la procura gela Alfano: "Volevamo massimo riserbo"
"Non ci sono spunti nuovi che possano consentire l'identificazione dell'omicida - dice il questore di Bergamo -, anche se in mano agli inquirenti c'è un dna, un profilo genetico deteriorato, ma che potrebbe appartenere all'assassino"