Il 30enne, esponente di una famiglia di presunti narcotrafficanti internazionali in contatto con la 'ndrangheta, è figlio del boss Nicola Assisi
Ietto, alias "Testa Grossa", era operativo in Calabria, in provincia di Torino e nel basso Milanese. Pur trovandosi agli arresti domiciliari, continuava a riciclare i proventi di origine illecita
Il destinatario del provvedimento è un 41enne ritenuto esponente della “locale” di ‘ndrangheta di Cuorgnè, già condannato in via definitiva ad anni 5 e mesi 5 di reclusione per associazione mafiosa, sequestro di persona e detenzione di armi
Il 14 gennaio, nell'ambito del primo filone di inchiesta, furono arrestate 22 persone tra cui i boss Adolfo e Cosimo Crea
Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico illecito di rifiuti e usura. La 'ndrangheta aveva messo le sue mani nel tessuto economico della provincia di Torino e negli appalti pubblici, compresi quelli per la Tav Torino-Lione