Nella scuola avevano trovato alloggio temporaneo una quarantina di famiglie fuggite dai combattimenti in altri villaggi della provincia di Raqqa e da quelle di Homs e Aleppo
L’obiettivo dell’attentato sarebbero proprio i pellegrini sciiti diretti verso i mausolei, una ritorsione agli attacchi contro i ribelli
Dietro l'attentato ci sarebbe la mano del sedicente Stato islamico (Is). La maggior parte delle vittime è composta da civili. Secondo quanto ricostruito, un'autobomba è esplosa contro una postazione dell'Esercito libero siriano
Il Kafranbel Media Center, gestito da un gruppo di attivisti ha pubblicato una lista di 22 morti, mentre l'Osservatorio siriano per i diritti umani è riuscito a confermare 21 vittime
La maggior parte delle vittime dell'attacco ad Azaz sono miliziani delle opposizioni
Il bombardamento è stato effettuato su un villaggio già roccaforte dello Stato Islamico
La zona dove è stato messo a segno l'attacco è una roccaforte dei ribelli siriani sostenuti dalla Turchia, impegnati in operazioni contro i jihadisti
I colpi di mortaio sono partiti da una zona dove sono attivi i gruppi armati delle opposizioni
Delle 25 vittime, 16 erano civili. Il bilancio potrebbe però aggravarsi a causa dell'alto numero di feriti
"La scuola, con il suo grande parco, era stata fino ad oggi uno dei pochi luoghi sicuri in città. E i frati accoglievano chiunque cercasse riparo", riferisce la Custodia di Terra Santa
Anche l'esercito siriano ha confermato l'attacco preceduto da raid su aree civili
Tra le vittime si contano almeno due bambini. La protezione civile siriana ha parlato di 22 morti. Medici senza frontiere inizialmente contava 14 vittime
Il bilancio delle vittime, stando ad alcune fonti locali, sembra destinato a salire
A renderlo noto è l'emittente inglese Bbc. Le immagini mostrano gli assassini di 13-14 anni. Le uccisioni sono avvenute su un palco di fronte all'anfiteatro con una grande bandiera nera dell'Isis sventolante
Il Fronte islamico è una coalizione di insorti in lotta contro il regime del presidente Bashar Al Assad. La provincia centrale di Hama è in parte sotto il controllo delle forze governative e in parte sotto il dominio della ribellione