I migranti si trovavano a bordo di 27 gommoni, 5 piccole imbarcazioni e un barcone, raggiunti tutti al largo della Libia
Tre le persone sentite anche amici e lontani parenti delle vittime, alcune delle quali hanno già un nome, anche se non ancora ufficialmente
"Un'emergenza che non possiamo affrontare da soli", dice il sindaco di Pozzallo Ammatuna, ricordando che "le due uniche celle frigorifere del cimitero ospitano già i corpi di due migranti, per i quali non è stata disposta la sepoltura". Quindi, si chiede, "dove metteremo le nuove 30 vittime di questa atroce tragedia?"
Qualcuno ha perso un braccio, qualcun altro è rimasto ustionato dal carburante riversatosi in mare durante il naufragio: il Canale di Sicilia continua a essere un mare di morte. Molti migranti hanno la scabbia: la Asp del capoluogo siciliano si occupa dei soccorsi