Insieme a Morsi, dal carcere evasero altri 30 detenuti, mentre oltre 20 mila fuggirono da altri carceri dell'Egitto, tra cui membri del movimento libanese di Hezbollah e militanti palestinesi di Hamas
IL CAIRO, 19 AGOSTO 2013 – Hosni Mubarak è libero. L’ex presidente egiziano deposto nel 2011 è stato scarcerato perché sono cadute le accuse a suo carico, ma resterà agli arresti domiciliari per un’altra situazione irrisolta: quella legata alle tangenti a un media statale.
IL CAIRO (EGITTO), 16 AGOSTO 2013 – Ormai l’Egitto è un Paese sull’orlo della guerra civile dopo due giorni di violentissimi scontri in tutte le principali città. Tensione al Cairo, Alessandria, nel Sinai dove sono stati uccisi sette soldati e a Giza dove è stata incendiata e distrutta la sede del Governo.
IL CAIRO, 8 LUGLIO 2013 – Sale sempre di più la tensione in Egitto. Sono 42 le vittime accertate, secondo la tv di Stato egiziana, durante le violenze all’esterno della sede della Guardia repubblicana del Cairo, nell’edificio è rinchiuso il presidente deposto Mohammed Morsi.
IL CAIRO, 5 LUGLIO 2013 – Non si arresta la tensione in Egitto. Dalla protesta contro Mohammed Morsi, alla protesta a favore Morsi del gruppo dei Fratelli Musulmani, che si è riversato in piazza per condannare quello che considerano un vero e proprio “colpo di stato”.
IL CAIRO, 3 LUGLIO 2013 – Il presidente Morsi è stato destituito. Lo ha annunciato intorno alle 21 alla tv di Stato un rappresentante del Consiglio militare che ha deciso di compiere il colpo di stato. La Costituzione è sospesa e il presidente della Corte Costituzionale è nominato presidente ad interim.
IL CAIRO, 2 LUGLIO 2013 – Il presidente egiziano Mohammed Morsi respinge l’ultimatum di 48 ore avanzato dall’esercito che chiedeva al governo di trovare un accordo con il popolo. Morsi continuerà con i suoi piani per la riconciliazione nazionale.
ROMA, 1 LUGLIO 2013 – Sono arrivate le dimissioni di alcuni dei ministri più importanti del governo egiziano guidato dal presidente Morsi. Così il ministro del Turismo, quello delle Telecomunicazioni, il ministro dell’Ambiente, quello Risorse idriche e il titolare del dicastero delle Relazioni con il Parlamento hanno rassegnato le loro dimissioni con l’intenzione di volersi […]