I difensori di Bossetti, nell'istanza di scarcerazione per il loro assistito, hanno compiuto "un'attenta rilettura" dei dati alla base dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'omicidio della 13enne di Brembate
Secondo i suoi legali, sotto il torchio degli inquirenti, il presunto assassino della ragazzina di Bembrate Sopra ha risposto a tutte le domande, continuando a proclamarsi innocente
"Voglio dimostrare di essere innocente", ha detto ai suoi legali Massimo Bossetti accusato di essere l'assassino di Yara Gambirasio
Il luminol, reagente usato per scovare le tracce, ha individuato qualcosa, ma in attesa delle analisi in laboratorio c'è molta cautela. Il genetista che assiste i Gambirasio chiarisce che parlare di sangue è "prematuro"
Intanto, gli specialisti del reparto investigazioni scientifiche di Parma si stanno concentrando su due coltelli sequestrati a casa di Bossetti. Lo spessore delle lame è compatibile con i tagli sul corpo della ragazzina
"Abbiamo discreti argomenti per chiedere la scarcerazione - ha detto l'avvocato Claudio Salvagni - ma solo le ultime ore saranno decisive per le nostre valutazioni". Oltre questo non fanno sapere altro. Non vogliono in alcun modo compromettere la loro strategia difensiva
Una nuova perizia sarà depositata alla Procura di Bergamo: i nuovi indizi puntano sempre il dito contro Massimo Bossetti che continua a dichiararsi innocente, sostenuto dalla sua famiglia
Marita Comi potrebbe far visita in carcere al marito per un colloquio: sarebbe il primo faccia a faccia dopo l'arresto. E dopo aver saputo la verità: suo marito non è figlio di Giovanni Bossetti
Subito dopo il responso chiave dei laboratori di analisi sono stati disposti venerdì 13 giugno i controlli telefonici delle utenze di Ester Arzuffi, la madre di Ignoto 1. Ma non solo il suo telefono è stato messo sotto controllo, ma anche quelli di tutti i suoi congiunti
Bossetti, dunque, rimane in carcere, mentre all'esterno la sua famiglia va in pezzi. E sulla colpevolezza o meno del presunto omicida si comincia a discutere. Ma per tutti è già un mostro: e il garante della privacy ha bacchettato i giornalisti
Per arrivare alla parole fine, Ris e Ros hanno fatto di tutto, dai controlli a tappeto nelle discoteche alla riesumazione di un cadavere. E la procura gela Alfano: "Volevamo massimo riserbo"