Il decreto emesso dalla Smp del Tribunale etneo riguarda un'impresa individuale e l'intero compendio aziendale di due società di costruzioni edili riconducibili a Salvatore Rapisarda
Venti ergastoli, trentatré anni e sei mesi di isolamento diurno, 49 anni e un mese di reclusione e 13 mila euro di multa per Provenzano. Tredici ergastoli, sei anni di isolamento diurno, oltre un secolo di reclusione e 7 mila euro di multa per Bagarella
La pena per Gaetano, fratello del boss di Cosa nostra, è stata portata da dodici a otto anni di reclusione
I beni sequestrati risultano tutti riconducibili a Francesco Vavalle, un cinquantanovenne pluripregiudicato, accusato di avere delle contingenze con il clan mafioso dei Mercadante
Il pentito, vicino ai Graviano, parla della volontà di Cosa nostra, nei primi anni '90, di far cassa attraverso il rapimento di personaggi in vista, come l'editore del Giornale di Sicilia
Sono sette le persone arrestate dalla squadra mobile di Caltanissetta nell'ambito dell'operazioni anti estorsione su appalti aggiudicati a Caltanissetta e provincia dal 1999 al 2004, la maggior parte dei quali banditi dall'Asi nissena
Tra gli indagati figurano esponenti di spicco della famiglia mafiosa di cosa nostra nissena e dei mandamenti di Gela e di Vallelunga Pratameno
Un magistrato della corte suprema nipponica, per motivi di studio, sta seguendo l'udienza odierna, a cui, però non è presente il grande imputato, Totò Riina
Non sono note le ragioni della decisione del capomafia, tornato in carcere dopo un breve ricovero all'ospedale milanese San Paolo, disposto a seguito del malore avuto da Riina martedì
Leonardo D'Arrigo, titolare di un'impresa attiva nel settore del calcestruzzo, era già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso. Sue le tre strutture di Borgetto, Monreale e Montelepre
Duecento uomini della Guardia di finanza stanno effettuando i controlli su affiliati e fiancheggiatori di un noto clan che mimetizzava le proprie attività nell'economia legale
Insieme a Tutino accusati nomi illustri della mafia: Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, i fratelli Graviano e Formoso, Matteo Messina Denaro, Spatuzza e Giuliano, il fratello Vittorio e altri ancora da identificare
Tra Corleone e Monreale l'uomo vicino al boss corleonese, accusato di avere coperto la latitanza del boss
Bernardo Riina, 75 anni, era stato arrestato nel 2006 per associazione mafiosa e poi condannato a otto anni. Per gli investigatori avrebbe contribuito al sostegno logistico del nascondiglio del boss mafioso
Sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi e altri delitti aggravati dalle finalità mafiose
Le imprese sottoposte ad amministrazione giudiziaria hanno tanti problemi, uno in particolare: sopravvivere alle condizioni del mercato economico
"Credevamo nell'assoluzione, non alle voci di corridoio", dice l'avvocato Benedetti ma l'ex presidente della Regione siciliana a caldo commenta: "Sono sereno. I reati contestati sono ridicoli"
Matteo Messina Denaro non è il capo di Cosa Nostra ma solo il capo clan di Trapani con qualche interesse a Palermo e il suo ruolo non è esattamente quello che si vuol far credere
"Voglio scrivere immediatamente al presidente europeo Schultz". Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta ospite questa mattina nella trasmissione di Radio 1 Rai
Secondo Maurizio De Lucia, consigliere della Direzione nazionale antimafia, "nel capoluogo Cosa nostra dà concreta attuazione alle linee strategiche da essa adottate"
Insieme al Dipartimento investigativo antimafia ha collaborato la Bundeskriminalamt tedesca nell'operazione che si sta svolgendo in tutta Italia per smantellare l'organizzazione mafiosa che opera nel Catanese
Nel corso di una requisitoria durata oltre 4 ore l'accusa ha tratteggiato la figura di un personaggio che a un certo punto "è entrato a contatto con l'organizzazione criminale diventandone parte integrante"