Il boss, in gravissime condizioni fisiche e mentali, è ricoverato in stato di 41 bis nel reparto detenuti dell'ospedale San Paolo del capoluogo lombardo
Il Comitato Provinciale per la Sicurezza Pubblica ha potenziato le misure di sicurezza per il procuratore generale
I boss hanno chiesto di partecipare, sempre in video-collegamento, all'udienza. L'Avvocatura dello Stato si è opposta. La Corte si è riservata di decidere
Fermato dallo Sco e dalla squadra mobile di Catania a Malta. Tra i protagonisti nella prima metà degli anni Novanta di una sanguinosa faida
Personaggio di spicco, secondo gli investigatori Francesco Santamaria, il "padrino" per gli appartenenti al gruppo. Secondo gli investigatori era il capo dell'organizzazione e in più occasioni sarebbe intervenuto per mettere fine a faide interne al gruppo
"Prendo atto dell'odierna ordinanza della Corte d'Assise di Palermo. Non ho alcuna difficoltà a rendere al più presto testimonianza" ha commentato il Presidente Giorgio Napolitano
I reati ipotizzati sono estorsione, usura e sequestro di persona. Gli arrestati sono accusati di far parte del gruppo dei Ragaglia, legato al clan catanese specializzato in estorsioni
La missiva anonima è stata lasciata sulla scrivania dell'ufficio del magistrato che l'ha trovata il 3 settembre, al rientro dalle ferie. Ad allarmare gli inquirenti sono in particolare, i toni e i contenuti che fanno pensare più a "menti raffinatissime"
Il monumento funebre, che si trova a poche centinaia di metri dal comando provinciale dei carabinieri, è il luogo dove ogni anno i giornalisti siracusani si ritrovano il 26 gennaio, in occasione dell'anniversario dell'uccisione
Sigilli a un complesso aziendale, numerosi mezzi d’opera ed automezzi, terreni, una villa con finiture di pregio e altri beni mobili ed immobili del valore stimato di oltre 3 milioni di euro
I beni sono riconducibili ad Antonio Padovani, 62 anni, di Catania. La confisca è scattata per 16 società, quote societarie, depositi bancari, terreni, una villa bifamiliare con piscina, 8 autoveicoli, 2 fabbricati e una barca
Presenti alla cerimonia anche il figlio del generale, Nando Dalla Chiesa, il presidente del senato Piero Grasso, il presidente della commissione antimafia Rosi Bindi. E si riaccende il dibattito sulle intercettazioni di Totò Riina
Così, il boss Totò Riina, parlando durante l'ora d'aria col detenuto Alberto Lorusso, commenta il coinvolgimento dell'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino nel processo sulla trattativa Stato-mafia in corso davanti alla corte d'assise
Dal carcere milanese di Opera il boss ha raccontato al suo compagno pugliese Alberto Lorusso che incontrò il sette volte presidente del Consiglio davanti alla sua scorta
Il Gup ritiene che l'ex presidente della Regione siciliana con "la promessa di attivarsi in favore dell'associazione mafiosa nell'adozione di scelte politiche e amministrative abbia intenzionalmente ingenerato, mantenuto e rafforzato" il rapporto con la mafia
Cuffaro, nel suo ricorso, aveva sostenuto che l'aumento della pena di due anni era "eccedente". La Corte di Cassazione ha presentato le motivazioni per cui l'ex governatore della Regione Siciliana non ha il diritto di chiedere la "correzione" della pena
Il sequestro ha coinvolto i beni di imprenditori che operano da anni negli appalti pubblici. Sigilli per tre beni immobili, 38 beni mobili 11 società, capitali sociali e altro
Cosa nostra teneva sotto controllo il telefono del giudice Paolo Borsellino o dei suoi familiari. E' lo stesso Totò Riina, in una conversazione intercettata, a rivelarlo a un compagno di carcere. "Sapevamo che doveva andare là perché lui gli ha detto: domani mamma vengo"
L'uomo, un 54enne, è stato ucciso con due colpi di fucile caricato a pallettoni. La vittima sarebbe imparentato con alcuni esponenti della criminalità della zona
"L'operazione Apocalisse, grazie alla straordinaria attività congiunta di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, efficacemente coordinati dalla Direzione distrettuale Antimafia di Palermo, ha dimostrato ancora una volta che la squadra-Stato, unita, vince". Lo afferma il ministro dell'Interno Angelino Alfano
Ribadendo le gravissime condizioni di salute del boss, i legali hanno anche depositato la decisione del giudice tutelare di Milano che ha nominato il figlio di Provenzano, Angelo, "amministratore di sostegno del padre"
Nino Di Matteo non seguirà il processo Mori in appello anche per motivi legati alla sua sicurezza. Il magistrato bersaglio continuo delle minacce della mafia, e in particolare di Totò Riina, è sottoposto al massimo livello di protezione e nei suoi confronti sono molte le iniziative di sostegno