Secondo l'Istat le remunerazioni contrattuali orarie segnano una variazione dello 0,1% su base mensile, ma sono più di sei dipendenti su dieci ad attendere il rinnovo del contratto
Dopo i segnali positivi di aprile e maggio l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio è in calo dello 0,7 per cento rispetto al mese precedente
Rimane appena positivo il dato rilevato su base annua, ma la ripresa economica non sembra ancora essere entrata in una fase di crescita
L'Istat conferma le sue stime provvisorie e viene anche registrato il record di risultato più basso da 17 anni e colpisce il carrello della spesa che comprendei beni per la cura della casa e della persona
A rilevare questi dati l'Istat che parla, attraverso i suoi tecnici, di un "dato molto negativo, al di là delle previsioni". Anche se secondo gli analisti, che erano in attesa di una crescita dello 0,2 per cento, potrebbe avere influito sul dato il ponte del Primo maggio
La metà delle famiglie italiane ha speso meno di 1.989 euro al mese nel solo 2013. Diminuisce in modo importante il consumo di carne ed a subire maggiormente gli effetti della diminuzione della spesa sono i supermercati e i negozi tradizionali in favore degli hard discount
Miglioramenti in termini percentuali anche per il rapporto deficit-Pil, con un +0,7% rispetto allo stesso periodo del 2013
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 222 mila, aumenta dello 0,8% rispetto al mese precedente e del 4,1% su base annua. Tra i giovani al 43% - sempre a maggio, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni
Toccato il minimo storico di 514 mila nuovi nati. Dimunuisce l'appeal per i matrimoni religiosi, mentre cresce quello per il rito civile
L'indice destagionalizzato delle vendite, nella rilevazione Istat, al dettaglio ha fatto registrare una crescita di 0,4 punti percentuali rispetto al mese di aprile
l bilancio dei primi quattro mesi dell'anno (gennaio-aprile) vede la produzione salire dello 0,8% (dato corretto). Tornando a guardare esclusivamente al mese di aprile, nella variazione grezza l'aumento annuo è limitato allo 0,1%
Nelle stime su base territoriale dell'Istituto nazionale di statistica, spicca il dato per il Mezzogiorno: -4%, un calo doppio rispetto al ribasso medio nazionale, con risultati negativi sia per l'industria, sia per i servizi
''Dopo la flessione del primo trimestre, il prodotto è atteso in recupero nel secondo trimestre, con una crescita congiunturale stimata in un intervallo compreso tra lo 0,1% e lo 0,4%'', si legge in una nota dell'Istituto di statistica
L'istituto di statistica ha registrato un incremento annuo nelle retribuzioni contrattuali orarie di appena l'1,2%, come mai era accaduto dall'avvio delle serie storiche. Eppure i salari fanno meglio dei prezzi, con un sollievo per le tasche degli italiani, in termini di potere d'acquisto
Una grossa novità per il calcolo della ricchezza nei paesi membri dell'Unione Europea: le "attività illegali" sono delle riserve trasversali avanzate con una grossa rilevanza perchè "le stime" devono essere esaustive
Secondo i dati diffusi dall'istituto nazionale di statistica, la crescita acquisita del Pil per il 2014, ovvero quella che si avrebbe a fine anno se nei prossimi trimestri l'andamento del Prodotto interno lordo fosse pari a zero, è stimata a -0,2%
L'Italia è in un tenue recupero produttivo: l'Istat prevede che per il 2016 la crescita economica sarà intorno allo 0,6%. Le previsioni per marzo però sono state disattese
L'indice economico cresce dal 101,9 di marzo al 105,4 di aprile, nel contempo crescono e migliorano i giudizi sulle condizioni economiche attuali e le attese per il futuro
Il numero delle famiglie dove tutte le forze lavoro sono in cerca di occupazione risulta in crescita del 18,3% rispetto al 2012 (+175 mila in termini assoluti). E nel confronto con 2 anni prima il rialzo supera il 50%
Nonostante il miglioramento di gennaio, con un aumento dell'indice dell'1,1%, l'industria italiana peggiora nel secondo mese dell'anno
I numeri sui conti pubblici diffusi dall'Istat parlano di tasse fino al 51,3% ma di un rapporto deficit-Pil che riesce a ripsettare i parametri chiesti dall'Europa
La disoccupazione tra gli uomini cresce di più di quella tra le donne. Il comparto più preoccupante è quello che coinvolge i giovani: su base annua, la cifra dei disoccupati tra 15 e 24 anni è aumentata del 4,2%