Tanti i punti trattati dal bollettino economico di Palazzo Koch, che cita anche le previsioni del Pil, l'incidenza della Brexit, l'occupazione e la situazione delle banche commerciali
Il dato riflette soprattutto le famiglie numerose (con 5 o più componenti) in povertà relativa o assoluta. Si tratta dei dati più alti dal 2005
In volume le vendite ad aprile sono ferme rispetto al mese precedente e calano dello 0,9% sull'anno. Rispetto ad aprile 2015, le vendite diminuiscono complessivamente sia in valore (-0,5%), sia in volume (-0,9%)
In questi primi sei mesi dell'anno la maggior parte dei settori ha registrato una crescita rispetto al 2015
Nonostante questi dati allarmanti, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan si mostra fiducioso: "C’è un indebolimento delle aspettative ma attendiamo i dati definitivi. Continuo ad essere fiducioso"
Secondo i rilevamenti effettuati dalla Banca d'Italia, la crescita del Pil nostrano risente della debolezza dello scenario internazionale, che riflette soprattutto il rallentamento delle economie emergenti
L'Istat rivela i nuovi dati secondo i quali aumenterebbe il clima di fiducia personale dei consumatori ma diminuirebbero le aspettative sulla disoccupazione
Tornano a calare le vendite al dettaglio a marzo. Il quadro su base annua rimane positivo
Il fatturato dell'industria degli autoveicoli cala a marzo del 6,5% rispetto all'anno precedente. Anche in questo caso si tratta del primo calo da dicembre del 2013
I dati del rapporto del 2015 confermano le difficoltà economiche delle famiglie. Grandi differenze tra Nord e Sud
Confermate le buone notizie relative alla situazione economica italiana. Per il 2016 si prevede un aumento del prodotto interno lordo
Gli effetti del Jobs Act quindi sanciscono un leggero miglioramento dello stato di salute dell'economia italiana, che ha visto crescere il Pil dello 0,3% nel primo trimestre dell'anno
L'Italia è sulla strada giusta, ma sono ancora tante e urgenti le misure da adottare per mettersi definitivamente alle spalle la crisi
In Italia i lavoratori dipendenti più gli autonomi sono circa 22 milioni e 500 mila ed è proprio nel meridione che la situazione preoccupa, dove il tasso di occupazione non supera quello della Grecia
L'aumento riguarda sia i dipendenti (+42 mila i permanenti e +34 mila quelli a termine) sia gli indipendenti (+14 mila)
La situazione peggiora solo nel commercio, mentre sale nella manifattura, nelle costruzioni e nei servizi di mercato
Istat precisa che nella media dei primi due mesi dell'anno "la produzione è aumentata del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente"
I dati destagionalizzati delle forze di lavoro, riferiti al mese di febbraio, mostrano una diminuzione dell'occupazione, dopo l'incremento di gennaio
Nel 2015 il dato si è attestato sul 43,5%, in calo dello 0,1% su base annua ma in rialzo dello 0,2% rispetto alla stima precedente
I dati dell’Istat confermano la situazione dell’economia italiana in leggero miglioramento, l'Unione Nazionale Consumatori ha calcolato i risparmi degli italiani
Resta invariato il divario tra Nord e Sud Italia che ha totalizzato più consistenti perdite di posti di lavoro
A gennaio aumenta la disoccupazione giovanile, arrivata al 39,3%, in crescita dello 0,7% rispetto a dicembre 2015.