Tra il versamento dell'Iva e delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori
Il premier vuole accorpare le due aliquote Irpef più basse, quelle al 27% e al 23%, in una soltanto al 20% per i redditi fino a 28 mila euro
Non considerando gli effetti del bonus 80 euro, l'imposta netta Irpef risulta pari in media a 5.020 euro: +2% rispetto all'anno precedente, sostanzialmente in linea con la crescita del Pil nominale
Collaboratori e lavoratori dipendenti, attraverso i rispettivi datori di lavoro, verseranno ritenute per 11,5 mld
Il versamento più oneroso ha riguardato le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori che attraverso il sostituto di imposta saranno trasferite dalle imprese all’erario per un importo pari a 11 miliardi di euro
"Abolirlo o aumentando un po' le accise non è una cattiva idea perché in questo modo pagherebbe chi consuma e inquina", ha detto Renzi a proposito della tassa che grava sugli automobilisti
Nel mese di luglio è prevista un'altra scadenza fiscale: tra Irpef, addizionali, Ires, Irap e Iva, i contribuenti italiani dovranno versare all'erario 33,6 miliardi di euro
Sono 25 le scadenze fiscali che interesseranno la fine del 2014, in pratica una ogni due giorni
Oltre 15 milioni di proprietari, circa il 75% del totale, e in molti comuni anche gli inquilini, saranno chiamati a versare un acconto medio di 74 euro. Complessivamente si arriverà quindi a 148 euro
L'accusa contestata al comico è la "dichiarazione fraudolenza mediante artifici", punibile con la reclusione da 18 mesi a 6 anni
"Sulle riforme ci siamo, gli 80 euro in busta paga ok", ha twittato Renzi. L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare in cui viene spiegata l'applicazione del bonus anche per chi è stato licenziato prima di maggio
La bozza del dl Irpef prevede un bonus, per il 2014, da 620 euro fino a 24.500 euro. Questo è considerato come un "credito", un bonus, che verrà riconosciuto ai contribuenti per la riduzione dell'Irpef
Il segretario ha palesato il suo giudizio durante l'intervento al Forum Confocommercio a Cernobbio. Per Camusso la prima delle operazioni da mettere in atto era il contrasto alla "lunga stagione di precariato"
Le strade alternative all'aumento (anche parziale) delle tasse, previste dal Movimento 5 stelle, si sono concretizzate in tre emendamenti, presentati oggi, che puntano alla riorganizzazione delle pensioni "d'oro" regionali e dell'Ars
"Il lavoro svolta, la svolta buona". Con questi slogan il presidente del consiglio, Matteo Renzi presenta alla stampa i suoi programmi economici dal Job Acts alla riduzione del cuneo fiscale, dal piano casa agli interventi edilizi nella scuola
Angeletti: "Renzi sarebbe il primo premier a mantenere la parola", mentre la leader della Cgil non si pronuncia e risponde ai cronisti con un "Renzi? Non mi ha chiamata". Ma il taglio dell'Irpef, dicono fonti governative, per adesso rimane un'ipotesi
La regione più "costosa" per i propri abitanti è il Lazio, con un costo di 1.287 euro all'anno, mente quella meno pretenziosa è la Calabria, 500 euro. A fare la differenza, soprattutto, le diverse aliquote
Per determinare la quota da corrispondere alla Sicilia, scrive Italia Oggi, i contribuenti dovranno calcolare il rapporto tra i redditi imputabili all'attività d'impresa esercitata sull'Isola
No-tax area estesa ai redditi sotto i dodicimila euro dal primo gennaio 2014.Questo è quello che hanno proposto il Pd e il Pdl con alcuni emendamenti presentati al ddl stabilità in commissione Bilancio al Senato. Attualmente la soglia di esenzione dall'Irpef è fissata in ottomila euro, 7.500 per i pensionati
La bozza ideata dal governo prevede due grandi novità per l'imposta sul reddito delle persone fisiche: un piccolo passo in avanti, verso una strada in cui il carico fiscale possa sembrare più leggero. La sua ricetta non era certo semplice, ma dei tanti ingredienti usati uno ha fatto il giro del mondo ed ha attecchito anche in Italia: l'imposta progressiva sui redditi, quella tassa che aumenta all'aumentare dell'imponibile
PALERMO, 30 LUGLIO 2013 – Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, non ha peli sulla lingua attaccando il Governo Crocetta su Twitter: “È autoreferenziale, sulla crisi s’incarta e riesce laddove Lombardo non arrivò: in tema di Irpef come su altri fronti, accumula figuracce su figuracce”.
PALERMO, 29 LUGLIO 2013 – “Purtroppo il Governo non ci lascia alternativa a un lieve aumento dell’Irpef. Non possiamo permetterci di rifiutare un miliardo di cash”. Crocetta fa una nuova retromarcia e ammette che non ci sono soluzioni se non l’aumento Irpef a carico dei siciliani.