Il premier Renzi incontrerà a palazzo Chigi il leader di Fi Silvio Berlusconi. Un faccia a faccia atteso ormai da giorni e che servirà per fare il punto su diversi temi: dalle riforme alle votazioni per la scelta dei candidati di Consulta e Csm
I piccoli partiti chiedono alla presidente della Camera, Laura Boldrini, tempi più lunghi per l'esame della riforma elettorale. Intanto FI non rinuncia ai propri emendamenti mentre il Pd li ha ritirati. E l'annunciato nuovo incontro fra Renzi e Berlusconi è stato smentito
Il presidente di Ncd Renato Schifani difende la scelta di firmare il ddl di riforma elettorale. E puntualizza: "Impianto condiviso. Ma noi siamo per le preferenze. Non avalleremo un Parlamento di nominati".
D'Attorre aggiunge: "Il leader di Forza Italia ha incassato due punti al proprio paniere: la rinuncia al doppio turno e la reintroduzione delle liste bloccate. Non credo che Renzi abbia ottenuto 3 milioni di voti per riportare in auge il Porcellum o per riabilitare Berlusconi"
Tre i punti su cui il segretario del Pd e il Cavaliere hanno siglato l'accordo: riforma del titolo V con il taglio delle indennità ai consiglieri regionali, modifica del Bicameralismo perfetto con la trasformazione del Senato e la legge elettorale il cui testo sarà presentato lunedì alla direzione nazionale del Pd