Scroscianti gli applausi dei protagonisti della convention di Philadelphia. La stoccata a Trump è servita: "Non vi fate dire da nessuno che questo paese non è grande, è il più grande al mondo
"È ridicolo, la maggior parte di noi ha finito con gli insulti a 11 anni", replica il vice della candidata democratica Tim Kaine. Intanto la presidente del partito democratico annuncia le sue dimissioni dopo lo scandalo delle email
E nonostante il drammatico epilogo di una notte di follia e terrore c'è chi, come il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump, soffia sul fuoco. Nella notte veglia di preghiera
"Il presidente si è congratulato con il segretario Clinton per aver raggiunto il numero di delegati necessario per arrivare alla nomination democratica per le presidenziali", si legge in una nota
Anche se nelle primarie democratiche di questo Stato non sono in palio delegati, il successo serve alla Clinton per allentare la pressione esercitata da Bernie Sanders
L'ex first lady lo ha dichiarato durante la campagna per le primarie in Kentucky, alludendo ai risultati economici raggiunti sotto la presidenza del marito
"È importante prendere seriamente le dichiarazioni rilasciate finora da Donald Trump - ha detto il presidente statunitense - Gli americani devono essere informati in modo efficace"
"Sembra che la strada si sia chiusa. Abbiamo dato tutto quello che avevamo, ma gli elettori hanno scelto un'altra strada", ha detto l'ormai ex avversario repubblicano del tycoon
"La Clinton presidente sarebbe orribile. Si guardi a Bengasi, alla Siria. Non ha la forza per fronteggiare la Cina", ha detto il tycoon repubblicano
Ma sul fronte democratico c'è sempre Hillary Clinton a ribattere colpo su colpo. Anche se la sua ultima affermazione è stata decisamente più contenuta rispetto a quella di Trump
Un'ipotetica vittoria di Hillary Clinton a New York potrebbe mettere fine alle ambizioni di Sanders, in netto recupero dopo le sette vittorie consecutive in altrettanti stati
"Bollettino d'informazione: abbiamo appena vinto il Wyoming", ha esultato Sanders durante un evento elettorale al Community College LaGuardia
Vincere nel più importante dei tre Stati occidentali (Arizona, Idaho e Utah), potrebbe rivelarsi decisivo per la conquista delle nomination democratica e repubblicana
"Siamo dalla parte giusta, ma quest'anno non saremo dalla parte vincente", ha detto Marco Rubio annunciando il suo ritiro dalla campagna per le presidenziali
Ma non ritratta sull'intervento militare del 2011: "Abbiamo evitato vittime civili su larga scala, prevenuto quello che quasi sicuramente sarebbe stato un conflitto civile prolungato e sanguinario"
Ted Cruz, invece, conquista l'Idaho. Il testa a testa con Sanders, nonostante un cospicuo vantaggio in termini di delegati, preoccupa la Clinton
Per l'ex candidato repubblicano, una vittoria di Trump porterebbe "a una lunga recessione e a un'America meno sicura"
Nel Gop l'insofferenza verso Trump è ormai evidente. Tra i Dem, invece, Bernie Sanders dimostra di essere sempre in pista
L'ex segretario di Stato Hillary Clinton ostenta sicurezza: "Non credo che l'America debba tornare a essere grande. Quello che dobbiamo fare è restituire all'America la sua unita'"
Continua la sfida per le primarie Usa: martedì 9 febbraio si vota nel New Hampshire. Tra i democratici Bernie Sanders, che sembrava non avere speranze, preoccupa l'entourage dell'ex first lady Hillary Clinton
E per quel che riguarda le posizioni anti-Islam di Trump, "l'America - twitta Hillary - è anche un Paese di musulmani. Chi corre per essere presidente dovrebbe saperlo"
La Clinton, riportano i media statunitensi, nel 2011 ricevette le e-mail infette camuffate da contravvenzioni per eccesso di velocità