Trattativa Stato-mafia
Per il capomafia Bruno il tradimento si poteva in qualche modo comprendere, "visto che molti boss sono latitanti e quindi non potendo avere rapporti con le proprie mogli potevano averne con altre donne"
Il collaboratore di giustizia, Rosario Naimo, ha raccontato ai pm di una lettera inviatagli dal Capo dei capi, in cui sarebbe stato scritto l'ordine dell’omicidio del “procuratore di ferro”