L'attività di indagine dei poliziotti della Digos - svoltasi per oltre un anno - è scaturita da una denuncia presentata dalla Juventus
Oltre ai leader delle varie sigle, sono coinvolte nell'inchiesta anche altre persone, una quarantina, tutte iscritte nel registro degli indagati
Gli indagati taglieggiavano commercianti e imprenditori con modalità camorristiche
I provvedimenti cautelari tengono conto di un'attività d’indagine nei confronti del clan "Mazzaglia-Toscano-Tomasello", attivo nel comune di Biancavilla e considerato articolazione della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano” NOMI
Le accuse sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione tentata e consumata, lesioni personali e porto di armi, tutti con l’aggravante del metodo mafioso
“Glieli facciamo avere alla moglie di Nino che può darsi..i giorni di quelli che sono ... deve andare a colloquio ... cose ... devono viaggiare ... “
Le indagini hanno documentato rapporti di affari tra il clan campano e alcuni trafficanti e spacciatori attivi in Calabria. Sono state inoltre accertate estorsioni a un commerciante del Napoletano, al quale era stato imposto il pagamento periodico del pizzo
L'organizzazione criminale controllava il mercato della droga e delle estorsioni. Le indagini ad una svolta dopo l'omicidio di Mario Rizzo, avvenuto a Rutigliano: l'uomo fu ucciso dentro un bar con diversi colpi alla testa per una faida tra i clan
Le cosche avrebbero imposto la propria egemonia per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione di appalti pubblici, nonché l'occupazione abusiva di alloggi popolari
Personaggio di spicco, secondo gli investigatori Francesco Santamaria, il "padrino" per gli appartenenti al gruppo. Secondo gli investigatori era il capo dell'organizzazione e in più occasioni sarebbe intervenuto per mettere fine a faide interne al gruppo
"Le condanne inflitte oggi dimostrano a tutti, ancora una volta, che il collega Gregory Bongiorno, che lo scorso anno ha denunciato i suoi estorsori, ha fatto bene a fidarsi dello Stato e a rivolgersi a forze dell'ordine e magistratura", afferma il vicepresidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro
Le rivelazioni di un pentito del clan gelese guidato da Giuseppe Alferi hanno portato a sgominare una rete che pianificava ritorsioni agli imprenditori che si opponevano al racket. Tre dei militari coinvolti erano ancora in servizio: si tratta di due marescialli e due carabinieri semplici
Maurizio e Giovanni De Santis, accusati di aver chiesto il pizzo agli autotrasportatori, insieme ad altre 5 persone sono ritenuti responsabili di estorsioni e rapine con l'aggravante del metodo mafioso
Eseguite 35 misure cautelari e 50 perquisizioni,compiuti su tutto il territorio nazionale e in particolare nelle Province di Varese, Como, Milano, Palermo e Chieti
Durante l'operazione gli agenti eseguirono un'ordinanza applicativa di misure cautelari e reali nei confronti di 27 indagati, tra i quali numerosi componenti della famiglia Bosco
Si tratta dei componenti di una associazione sportiva e il capo dell'ufficio tecnico. I reati contestati sono tentata estorsione, abuso di ufficio e diffamazione
Coinvolta la famiglia Bosco, nota a Catania perchè titolare di una catena di supermercati e di società di catering
Diversi esponenti della famiglia Bosco, nota a Catania perché titolari di una catena di supermercati e di società di catering, sono stati arrestati con l'accusa di usura ed estorsione. Complessivamente, nell'operazione della Questura di Catania, sono finite 24 persone
Emersi gravi indizi di colpevolezza per quanto riguarda il reato di estorsione ai danni di commercianti del litorale domizio, anche attraverso l'imposizione della fornitura di apparecchiature elettroniche
Oltre mezzo secolo di condanne sono stati decise dalla corte d'appello di Palermo che ha processato 16 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, concorso in associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di beni e traffico di droga
L'ex primo cittadino potrebbe essere stato minacciato per quanto riferito ai magistrati della Dda di Palermo sulla gestione della politica e dei partiti nella cittadina dell'Agrigentino
L'inchiesta risale all'ottobre del 2012: furono arrestati 23 soggetti ritenuti appartenenti o collegati alla criminalità organizzata di origine calabrese operante in Lombardia vicini alla cosca Mancuso, attiva stabilmente a Milano e provincia