La direzione distrettuale antimafia di Bari ha contestato i reati di estorsione, tentato omicidio, traffico di droga e detenzione di armi
Tra le accuse anche il traffico di armi, la corruzione di pubblico ufficiale, l'estorsione e l'associazione finalizzata al traffico internazionale illecito di sostanze stupefacenti
Sigilli per una società che gestisce gioiellerie e orologerie, un ingente quantitativo di preziosi, 8 immobili, 2 autovetture, numerosi conti correnti e rapporti bancari
In manette è finito Atanasio Ugo Leonforte. L'uomo avrebbe chiesto il pizzo a una casa di riposo, ma il titolare ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine e ad Addiopizzo
I malviventi erano riusciti, in due distinte occasioni, a prelevare la somma contante di circa 30.000 euro e un furgone carico di merce, poi recuperato dopo un inseguimento
Dei dieci provvedimenti eseguiti, quattro sono ordinanze di custodia cautelare in carcere e sei ai domiciliari. Gli investigatori della squadra mobile di Potenza hanno scoperto che decine di persone sono state rifornite di cocaina, hashish e marijuana acquistata in altre regioni
Personaggio di spicco, secondo gli investigatori Francesco Santamaria, il "padrino" per gli appartenenti al gruppo. Secondo gli investigatori era il capo dell'organizzazione e in più occasioni sarebbe intervenuto per mettere fine a faide interne al gruppo
Sequestrati anche immobili, società, autovetture e disponibilità finanziarie. Annientato un sodalizio criminale "notoriamente vicino ad ambienti di stampo mafioso"
Quando ha trovato il telefonino, l'estorsore ha subito deciso di chiedere denaro e avanzare proposte sessuali per restituirlo alla legittima proprietaria. Fermato in flagranza di reato mentre intascava la "tangente"
Secondo le indagini della Dda di Napoli, il gruppo si stava estendendo dal rione Salicelle di Afragola, a Casoria, Caivano, Crispano e Cardito, dopo una scissione che ha causato un conflitto interno al gruppo con alcuni omicidi
Secondo quanto emerso dalle indagini, un imprenditore del frusinate, avvalendosi della forza intimidatrice di alcuni affiliati al clan, avrebbe estorto denaro ad alcune ditte
Dopo i sette arresti per estorsione, rapina e violenza è stato rintracciato un'altra persona coinvolto: si tratta di un venticinquenne presente in uno degli episodi chiave del caso
Ciresi sarebbe l'estortore che materialmente avrebbe chiesto la "messa a posto" al ristoratore. Perricone e Battaglia, invece, avrebbero finto di consigliare in modo "amichevole" di pagare il pizzo allo chef
Il ricercato era stato individuato in Germania dalla squadra mobile di Caltanissetta. Gli agenti avevano svolto l'indagine culminata con la sua condanna, avviata dopo la denuncia delle vittime
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, i tre si erano presentati più volte nel cantiere tentando di contattare il titolare dell'impresa, che per motivi di lavoro non era presente
Lo chef palermitano ha raccontato i dettagli delle richieste pervenute a marzo 2012 da parte degli imputati Maurizio Lucchese, che avrebbe fatto da mediatore, e Giovanni Rao, presunto autore delle richieste assieme a Antonino Ciresi
Volevano del gelato gratis e pur di averlo hanno picchiato il titolare di una gelateria, ricattandolo successivamente con la minaccia di una finta denuncia
Mille euro in cambio della macchina rubata: la polizia di Comiso ha arrestato un uomo per estorsione. Si cerca una seconda persona
CALTAGIRONE (CT), 30 AGOSTO 2013 – Tre persone di Catania in trasferta a Caltagirone sono stati arrestati dai Carabinieri per estorsione.
CATANIA, 14 AGOSTO 2013 – Avrebbe aggredito e picchiato la madre per ottenere denaro. Un uomo di 35 anni è stato arrestato dalla Polizia.
CATANIA, 9 AGOSTO 2013 – Avevano minacciato un imprenditore per fare ottenere ad un ex diendente una somma molto più elevata rispetto a quella che gli spettava come trattamento di fine rapporto. Con questa accusa la squadra mobile di Catania ha arrestato Diego Andrea Cutuli, 26 anni e Alfio Concetto Saitta, 29 anni (i primi due da […]
BAGHERIA (PA), 18 LUGLIO 2013 – I carabinieri di Bagheria hanno arrestato Giuseppe Zambito, 48 anni, per una tentata estorsione ai proprietari del Bar Garden di Bagheria, in provincia di Palermo.