Scontava l'ergastolo. Il suo soprannome gli venne affibbiato per la "capacità" di uccidere i nemici dietro le sbarre. Era stato il "luogotenente" del boss Raffaele Cutolo, capo della Nuova Camorra Organizzata, da cui si dissociò
"Enzo Tortora, una ferita italiana", il documentario realizzato da Ambrogio Crespi, prodotto dal Gruppo Datamedia, sarà proiettato il 30 gennaio alle ore 17 nella sala del consiglio provinciale Santa Maria La Nova
Anche ad Agrigento il docufilm su Enzo Tortora, per far conoscere ai giovani la sua storia e creare la consapevolezza sulle riforme di giustizia
AGRIGENTO, 4 MAGGIO 2013 – Lo chiamavano “Gianni il bello” quando accusò ingiustamente Enzo Tortora facendo subire un terribile calvario giudiziario.