Si trova ricoverato allo Spallanzani di Roma. Nei giorni scorsi l'uomo si è aggravato ed è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva
Il medico di Emergency affetto da Ebola e ricoverato allo Spallanzani ha registrato un rialzo della febbre. È ricoverato in terapia intensiva
Negli ultimi giorni il medico si è aggravato, è ricomparsa la febbre e ha iniziato ad accusare una spossatezza sempre maggiore. La prognosi resta riservata
Nelle prossime ore riceverà la seconda infusione del trattamento con il farmaco sperimentale iniziato il pomeriggio del 2 dicembre. La prognosi rimane riservata
Le condizioni dell'infettivologo siciliano, che ieri ha iniziato un nuovo trattamento con un farmaco sperimentale, sono leggermente migliorate: la prognosi rimane comunque riservata
Le condizioni dell'infettivologo siciliano non destano comunque particolari preoccupazioni: nel bollettino medico viene spiegato che "il quadro clinico è tornato 'sovrapponibile' a quella della giornata precedente"
Il paziente continua a presentare "febbre elevata, profonda spossatezza ed esantema cutaneo diffuso", ma, per fortuna, il paziente "è facilmente contattabile, autosufficiente, risponde a tono alle domande poste" e "respira spontaneamente"
Il medico di Emergency, ricoverato allo Spallanzani, "ha avuto un progressivo peggioramento. Ha iniziato ad avere disturbi gastrointestinali importanti (nausea, vomito e diarrea)"
Per curare l'uomo i sanitari stanno usando "solo un antivirale più il plasma di persone che hanno avuto Ebola e che l'hanno superata, il resto fa parte della normale terapia di supporto"
I medici hanno sottolineato che il trattamento sperimentale al quale il paziente è sottoposto "è stato ben tollerato". Il paziente, hanno inoltre reso noto i medici, "è monitorato per la funzionalità cardiaca, epatica e renale"
Secondo la moglie, invece, il paziente "s'è arrabbiato controllando i siti Internet, scoprendo praticamente il suo identikit, pur in assenza di nome e cognome". Il motivo è che vuole tutelare la madre
Il medico di Emergency arriverà in Italia dalla Sierra Leone durante la nottata. Sono state predisposte tutte le misure per garantire il trasporto e il ricovero del paziente in massima sicurezza allo Spallanzani di Roma
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è "particolarmente preoccupato" per la situazione in Mali. Ci sono ancora "punti caldi" dell'epidemia nel nord della Guinea e nell'ovest della Sierra Leone
Al momento sono 15.145 i casi di Ebola registrati dall'Organizzazione mondiale della sanità, ma nessuno conosce la reale dimensione dell'epidemia
L'ultimo Paese ad essere colpito dall'epidemia è il Mali, con cinque decessi su sei casi. I bilanci in Nigeria e Senegal sono invariati da una cinquantina di giorni
Faceva parte dell'equipe sanitaria inviata dall'Avana in Sierra Leone per fronteggiare l'epidemia. La Fondazione Bill e Melinda Gates ha annunciato aiuti per oltre 4 milioni e mezzo di euro per le ricerche di una cura contro il virus
L'equipe medica dell'ospedale statunitense ha fatto sapere che la malattia era in uno stadio troppo avanzato. Al suo arrivo negli Usa, Salia soffriva già di insufficienza renale e respiratoria
Il provvedimento della Confederazione africana è giunto dopo il rifiuto, per i timori legati alla pandemia di ebola, di ospitare il torneo in programma tra il gennaio e il febbraio del prossimo anno
La donna era stata infettata da un paziente proveniente dalla Guinea. In Mali si era già registrata una vittima, una bambina di due anni, morta il 25 ottobre nella città occidentale di Kayes
Lo ha annunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in audizione presso il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo su Schengen: "Nei primi giorni dell'epidemia abbiamo avuto decine di segnalazioni false"
Entro domani la Caf deciderà se assegnare a un altro paese il torneo o se cancellarlo. Il Sud Africa si è già offerto di organizzare il torneo
Insieme al rapporto periodico, l'Oms ha anche rese note le conclusioni della riunione della Travel and Transport Task Force, che ha ribadito il 'no' al blocco delle frontiere