Attesa la sentenza della Consulta nel processo contro il leader radicale che, nel 2014, aiutò Dj Fabo, tetraplegico e cieco a causa di un incidente, ad arrivare in Svizzera per l'eutanasia
I giudici lo scorso febbraio avevano deciso di trasmettere gli atti alla Consulta al fine di valutare la legittimità costituzionale del reato di aiuto al suicidio contestato all’esponente dei Radicali
Occorre valutare la legittimità costituzionale del reato di aiuto al suicidio nel processo all'esponente dei Radicali, Marco Cappato, imputato per la morte del dj Fabo, in una clinica svizzera col suicidio assistito
Era stato lo stesso Cappato ad autodenunciarsi ai carabinieri per l'aiuto concreto fornito a dj Fabo
"Al mio rientro in Italia, andrò ad autodenunciarmi, dando conto dei miei atti e assumendomene tutte le responsabilità", ha detto Cappato, per il quale si configura il reato di 'aiuto al suicidio'
Per Dj Fabo sono iniziate le visite di protocollo per valutare la pratica dell'Eutanasia. Il 39enne è cieco e tetraplegico dall'estate 2014 a seguito di un incidente stradale
Fabo spiega in un video di non essere depresso, ma di sentirsi umiliato dalle proprie condizioni: immobile e al buio, considera la propria condizione insopportabile, consapevole che potrebbe durare per decenni