Renzi non è presente, la sua assenza era stata annunciata dallo stesso ex premier che prima di lasciare ha tentato di dettare la politica da seguire
Dalla campagna elettorale del 2018, allo Ius soli, passando dai mal di pancia all'interno del Pd: questi i temi principali
"Non voglio scissioni. Ma se deve essere sia una scissione sulle idee, senza alibi, e non sul calendario", ha detto l'ex premier
Ieri erano circolate alcune notizie sulle possibili dimissioni di Matteo Renzi da segretario del Partito. Oggi, però, arriva una smentita dall'ufficio stampa dei democratici
"Il governo si metterà al lavoro immediatamente con tutte le sue forze concentrato sui problemi da risolvere nel Paese con l'ottimismo che deriva dal popolo italiano", ha detto il premier incaricato. Verdini minaccia: "Senza ministri dell'Ala, niente fiducia"
Renzi si è recato al Quirinale per rassegnare le dimissioni dopo una giornata intensa preceduta dalla direzione del Pd e ancora prima dall'approvazione da parte del Senato della legge di Bilancio. Per le consultazioni si parte con Grasso, Boldrini e Napolitano
Sul tema referendum: "Un'occasione per ridare credibilità e stabilità alla politica". Sull'attentato a Dacca: "Impossibile non accogliere su di noi le lacrime delle loro famiglie". Critiche da Pierluigi Bersani
Il premier ha anche utilizzato l'esito elettorale greco per mandare un messaggio chiaro a chi tra i Dem ventilava l'ipotesi di una scissione: "Le scissioni funzionano molto come minaccia, un po' meno nel passaggio elettorale"
"Io chiedo - dice riunendo il parlamentino del partito - un voto sulla convinzione di proseguire il disegno delle riforme per capire se la direzione del Pd è convinta che le riforme vadano accelerate e non rallentate"
Civati ha negato che sia sempre più vicina la sua uscita dal Pd. Il premier ha sottolineato che "Se non votiamo non cambia niente perché la direttrice di lavoro è esattamente nel solco dei mandati avuti"
"Imbarazzante - ha detto il presidente del Consiglio - che il M5S abbia espulso chi sul palco è salito per chiedere qual è l'organigramma. Tra noi ci dovremmo espellere in continuazione..."
Il decreto adesso passerà alla Camera, dove il tema potrebbe diventare ancora più caldo. La direzione del Pd riunita in mattina, Renzi: "Nonostante le sceneggiate andremo avanti"
La legge delega sulla riforma arriverà nell'aula di Palazzo Madama per la discussione generale. Le votazioni potrebbero cominciare giovedì o, al massimo, martedì della prossima settimana
La Direzione del Pd ha approvato la relazione del segretario con 130 sì, 20 no e 11 astensioni. Dopo alcune indiscrezioni che sembravano indicare la strada della rottura definitiva all'interno del Pd, l'86 per cento dei partecipanti ha deciso di appoggiare il documento del segretario
Oggi si discuterà della riforma del lavoro alla direzione del Pd. A dettare l'agenda un premier fermo sulle sue convinzioni, che attacca i sindacati: "Per quarant'anni si sono dimenticati dei precari". Poi propone: "Tfr in busta paga"
Otto donne e sette uomini compongono la nuova segreteria del Partito democratico. I nomi sono stati annunciati da Matteo Renzi nel corso della direzione nazionale del Pd. Escono Faraone e Morani
Con il Governo sotto in Senato sull'emendamento Candiani, il premier alla direzione del Pd vuole dimostrare di non avere paura dei 101 "franchi tiratori" che colpirono Romano Prodi. Ma ammette: "Amaro in bocca"
Il premier e segretario del Pd Matteo Renzi, incontrando i parlamentari Dem in un'assemblea straordinaria, è tornato sul forte consenso elettorale ottenuto per ricordare ai "suoi uomini" che non ci si può tirare indietro davanti alle riforme
Lo scontro in atto all’interno dei Dem dell’Isola forse si placherà o avrà un punto di svolta quando il premier farà distribuire ai componenti della direzione nazionale la lista con i candidati alle europee
Un'assemblea che si prospetta molto concitata vista la delicatezza degli argomenti sul tavolo: su tutti la riforma del Senato e del Titolo quinto della Costituzione. Ma è sul Piano lavoro che si attendono gli scontri più aspri
Per 'salvare' l'impianto della legge elettorale appena approvata alla Camera, Matteo Renzi convoca tutti i parlamentari del Pd. La prossima settimana direzione allargata. Per non inciampare nel voto avverso di palazzo Madama
Direzione Pd convocata per giovedì prossimo e non più per il 20. Il premier Letta non intende mollare e sceglie la strada del contrattacco. Per il rimpasto circolano i nomi di Maria Elena Boschi, Ernesto Carbone e Lorenzo Guerini. Promozione in vista per Gianpiero D'Alia