L'iniziativa dell'assessorato alla Salute
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Una sorta di corsia preferenziale protetta che permetta alle vittime di qualsiasi tipo di violenza “culturalmente orientata” di non attendere i soccorsi insieme a tutti gli altri traumatizzati, ma di essere assistiti in un ambiente riservato. "Partiamo dalle scuole - ha detto la senatrice - per educare alla lotta alla violenza"