Per la famiglia di Ciro, morto in seguito agli scontri all'Olimpico del 3 maggio, le istituzioni si sono "nascoste in questi 50 giorni di dolore". La madre e il padre chiedono giustizia ad alta voce e puntato in dito contro il prefetto di Roma
Alla fine il giovane tifoso del Napoli non ce l'ha fatta: le sue condizioni si erano repentinamente aggravate nelle ultime 36 ore. Gli scontri prima della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio hanno ufficialmente una vittima
Le forze dell'ordine adesso sono in stato di massima allerta. Numerosi tifosi napoletani si sono radunati sotto l'abitazione di Ciro, a Scampia. Altri gruppi di ultrà si stanno radunando per decidere se partire alla volta di Roma
Ciro Esposito è cosciente ma sedato farmacologicamente. Lo comunica il professor Massimo Antonelli, direttore del Centro di Rianimazione del Policlinico A. Gemelli. "Le condizioni si sono ulteriormente aggravate nelle ultime 36 ore"