I contribuenti italiani in questi giorni sono chiamati a onorare un elevato numero di scadenze fiscali
“Non siamo un Paese attrattivo per gli investitori stranieri”. Lo sottolinea in una nota l’Ufficio studi della Cgia, ricordando che “purtroppo, le tante problematiche a cui sono sottoposti quotidianamente i nostri imprenditori hanno innalzato nel tempo una ipotetica barriera d’ingresso che ‘dirotta’ altrove gli interessi degli investitori esteri”. “C’è una avversione culturale verso il mondo […]
"Grandi o piccoli che siano, gli evasori vanno perseguiti ovunque si nascondano - afferma il segretario della Cgia, Renato Mason"
Nel 2018 gli italiani hanno pagato 33,4 miliardi di euro di tasse in più rispetto all’ammontare complessivo medio versato dai cittadini dell’Unione Europea. Si tratta di un differenziale che “pesa” quasi 2 punti di Pil
Secondo il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo, in Italia è estremamente difficile pagare le tasse
“L’esito di questa analisi – dichiara Paolo Zabeo - dimostra come ci sia una correlazione tra le entrate fiscali versate, il reddito dichiarato e, in linea di massima, anche la qualità/quantità dei servizi erogati in un determinato territorio"
Guardando al quadro complessivo del lavoro, appare invece migliorata nel 2016 la situazione economica delle famiglie. Ma per tornare ai livelli occupazionali pre crisi bisogna agire sull'Irpef, sostiene la Cisl
Come prevedibile, è la sanità la principale voce di spesa con 30,5 miliardi di euro spesi per l'acquisto di beni e servizi nel 2014, pari all'1,9% del Pil, per un valore più che doppio rispetto a quanto sostenuto in media dai paesi dell'Ue
In caso di omesso o tardivo pagamento oltre all’imposta dovuta si dovrà versare il 30% in più. E’ però possibile utilizzare la procedura del ravvedimento operoso
Sono 25 le scadenze fiscali che interesseranno la fine del 2014, in pratica una ogni due giorni
"Il forte aumento dalla tassazione - commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - è da addebitare, in particolar modo, ai pesantissimi tagli ai trasferimenti che lo Stato centrale ha praticato nei confronti degli enti locali"
Secondo lo studio il 30% dei certificati medici viene presentato il primo giorno della settimana. Nel 2012 sono stati quasi 106 milioni i giorni di malattia
Le banche non erogano più prestiti: negli ultimi due anni sono stati concessi circa 100 miliardi di euro in meno. L'indice del rischio usura è altissimo in Campania e in Calabria
Secondo il centro studi della Cgia di Mestre sarebbero 8 aziende su dieci, tra le piccole e medie imprese, quelle che non vedrebbero nessun miglioramento grazie al taglio in bolletta previsto
Tre i gruppi familiari simulati dalla Cgia: nel 2014 il trend è destinato a migliorare
PALERMO, 22 AGOSTO 2013 – La contrazione nell’erogazione del credito alle famiglie si è fatta sentire soprattutto al Sud consolidando il rischio di usura. Ad affermarlo un’analisi del centro studi della Cgia di Mestre, l’associazione artigiani piccole imprese.