L’operazione di oggi si inquadra in un’ampia strategia iniziata il gennaio 2015 che ha permesso di eseguire numerosi provvedimenti cautelari e disarticolare completamente il gruppo dei fratelli Nizza
Gli introiti dello spaccio si aggiravano intorno alle 40 mila euro a settimana. Riscontrate anche numerose estorsioni commesse nei confronti di imprenditori e commercianti NOMI
Determinante la testimonianza di un imprenditore del comune etneo, costretto da diversi anni a pagare somme di denaro a titolo di “protezione”
L'operazione è stata condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania
Il gruppo pianificava furti e rapine per finanziare l'acquisto di grosse partite di stupefacente necessarie anche per rifornire il mercato di altre province dell'isola NOMI
In tutto sono 16 le persone destinatarie del provvedimento. Le accuse sono associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, furto, ricettazione ed altri reati NOMI
Le vittime venivano pesantemente minacciate "in caso di ritardo nella restituzione degli interessi o della sorte capitale" NOMI
In una fase delicata di transizione degli equilibri di potere, "il provvedimento si è reso necessario per scongiurare ulteriori fatti di sangue"
Gli arresti sono stati eseguiti non solo in Italia ma anche all'estero. Nessun contributo alle indagini è emerso dalle dichiarazioni delle vittime che hanno sempre negato il pagamento del pizzo
Le indagini condotte dalla Mobile etnea hanno evidenziato l’esistenza di un’articolata organizzazione criminale che gestiva una fiorente “piazza di spaccio” di stupefacenti nel capoluogo catanese
In particolare è stato evidenziato il coinvolgimento nello spaccio di droga del titolare di una onlus che gestisce un servizio di ambulanze nel capoluogo etneo e di quello di una ditta di onoranze funebri
Per evitare il controllo, i due a bordo dell'auto hanno tentato una fuga in mezzo al traffico nel centro della città
L'uomo deve rispondere di detenzione abusiva di armi da fuoco, ricettazione. È inoltre accusato di furto di energia elettrica
Agli indagati è stata contestata l'aggravante di avere agito avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche delle associazioni mafiose Santapaola-Ercolano, Cappello-Bonaccorsi e Cursoti Milanesi