Scoraggiate del presidente dell'Aia, protagonista di uno sfogo sulla situazione ed il clima mediatico che circonda gli arbitri italiani, sempre più al centro delle polemiche nelle ultime settimane
"Tutti assieme dobbiamo dire a quei delinquenti che girano attorno ai campi, che il calcio non è roba per loro", ha dichiarato il numero uno dell'Associazione Italiana Arbitri
"Zamparini? Meriterebbe un calcio in c...", ha dichiarato il presidente dell'AIA
Ultimi appuntamenti di preparazione prima di scendere in campo per l'inizio della stagione
"Per l'arbitro d'area ho espresso parere favorevole e mi sembra che Tavecchio sia sulla stessa linea - spiega il numero uno degli arbitri - è utile avere più persone che gestiscono i punti del campo che per tanti anni sono rimasti bui"
"Ho assistito a una lezione di Collina molto importante che ci ha fatto capire alcune cose - ha detto il numero uno del calcio italiano - Faremo di tutto. Non si deve restare senza tecnologia, è ineludibile"
Per il presidente della Lazio c'è puzza di complotto: "Non ho fatto pressioni, ho solo spiegato un programma. Il sistema sta saltando, vogliono strumentalizzare solo per fini personali, voglio un sistema trasparente"
Lo scontro tra Aia e Federcalcio è totale: "Sono stufo di attacchi agli arbitri. E poi per cosa? Per un'espulsione sacrosanta di un portiere? (Marchetti in Lazio-Genoa, ndr). Non è colpa nostra se la regola è sbagliata, Lotito vada all'Ifab e vediamo se lo stanno ad ascoltare"
Via libera alla riforma dei cosiddetti "giovani di serie". Il giovane extracomunitario al primo tesseramento dovrà essere residente in Italia ed essere entrato nel paese con i genitori per ragioni non sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni
Il presidente dell'Aia scettico sull'uso della tecnologia: "Siamo disponibili ma non credo che sia questa la soluzione a un problema molto complesso sia come autorizzazioni che come sperimentazioni. Juve-Roma? Rocchi ha sbagliato pochissimo"
Marcello Nicchi, presidente dell'Aia ai microfoni di "Radio Anch'io lo Sport" su Radio1, è molto scettico sull'utilizzo della tecnologia per dirimere i casi sospetti