Catania
Per il presidente dell'Associazione Medici Cattolici Italiani non ci poteva essere alcun margine al ricorso all'obiezione, dal momento che la vita della donna era in pericolo
"Non c'è stata alcuna obiezione di coscienza da parte del medico che è intervenuto nel caso in questione, perché non c'era un'interruzione volontaria di gravidanza", ha dichiarato il direttore generale dell'ospedale Cannizzaro, Angelo Pellicanò