Le conclusioni sono state esposte dal sostituto procuratore Francesco Puleio, che ha aggiunto: "adesso c'è da capire da dove provengono le tossine che sono state riscontrate nelle loro viscere"
Le indagini si sono avvalse anche dei filmati di videosorveglianza di istituti pubblici e privati. Militari dell'Arma hanno recuperato cinque computer portatili, tre televisori di ultima generazione, un impianto stereo, un computer multifunzione e un modem
Un'indagine sui tabulati telefonici ha accertato la donna aveva inviato a La Tona oltre 300 messaggi, a conferma di un rapporto non superficiale. Le sue dichiarazioni sono poi risultate infondate rispetto ad altre circostanze, da qui la decisione del pm
La vittima della richiesta concussiva è stata autorizzata a proseguire una trattativa con il funzionario dell'Ispettorato provinciale dell'Agricoltura di Catania
"Le responsabilità saranno accertate - ha sottolineato il presidente dell'Anas - opereremo al recupero del danno, che sembrerebbe ripristinabile in poche settimane, senza alcun onere per la finanza pubblica e sul bilancio Anas"
Gli agenti, che sono in attesa della scientifica e del medico legale, non hanno ancora accertato le cause della morte. A dare l'allarme è stato un altro figlio della donna
''A chi si è sentito ferito, offeso o denigrato chiedo scusa - ha poi scritto l'assessore regionale su Facebook - Ho sempre sostenuto il diritto dei cittadini ad essere informati e sono grato a tutti quei giornalisti che in questi giorni hanno lavorato, con inchieste, analisi e denunce, sulle attività dell'assessorato a me affidato"
Nel processo si sono costituiti parte civile i boss mafiosi del quartiere Brancaccio, Benedetto e Giuseppe Graviano, contro il collaboratore di giustizia Grado, che si è autoaccusato dell'uccisione del loro padre, Michele
Dalle indagini dei carabinieri è emerso che l'uomo sarebbe stato ucciso perché era "uno scomodo concorrente nell'attività di spaccio di sostanze stupefacenti" e anche perché uno dei cinque indagati doveva dei soldi alla vittima
A notare le fiamme, una pattuglia dell'Istituto di Vigilanza Ksm che stava effettuando il consueto controllo del territorio. In pochi minuti le fiamme hanno danneggiato l'ingresso dell'attività commerciale
Si tratta di un sottufficiale in servizio a Termini Imerese che avrebbe ucciso la vittima con 5 colpi di arma di fuoco sparati con la pistola d'ordinanza.
Una nona persona resta indagata, ai rumeni è stato anche notificato il divieto di dimora nell'Agrigentino. Le indagini dei carabinieri proseguono
Si registrano rallentamenti in direzione di Palermo. Sul posto per effettuare i rilievi è intervenuta la polizia stradale e il personale dell'Anas impegnato a normalizzare il traffico
L'uomo, già sottoposto sorveglianza con obbligo di soggiorno dal 1999 al 2004, è stato condannato nel 2000, in via definitiva, dalla Corte di Appello di Palermo a sei anni di reclusione per associazione mafiosa
A rendere ancora più preoccupante la situazione sono le fiamme che, puntualissime, vengono appiccate in prossimità dei cassonetti traboccanti di immondizia. La popolazione è allo stremo, sia nei quartieri periferici di Palermo che in provincia
Al comitato di esperti spetterà il compito di scegliere i film, organizzare le TaoClass, i Campus e tutti i contenuti editoriali del palinsesto 2015
L'astensione dal lavoro è stata proclamata da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni. Rivendicano le mensilità di novembre, dicembre e tredicesima
Un 47enne di Ragusa e una donna di 53 anni di Vittoria sono morti in una casa di riposo "Beautiful days" di Comiso, nel Ragusano, che ospita anche malati con problemi psichici
Foresta è stato anche vicecaporedattore del Giornale di Sicilia. Da qualche giorno con un editoriale pubblicato sul giornale on line da lui fondato Foresta aveva annunciato il passaggio di testimone della direzione a Giuseppe Sottile
Il giovane era a bordo della sua auto e scendeva in direzione della Cattedrale quando ha perso il controllo del mezzo danneggiando anche il monumento
Le indagini sono coordinate dalla procura di Termini Imerese. A lanciare l'allarme sono stati i familiari del 22enne
Lo ha confermato lo stesso arcivescovo all'uscita dalla casa di reclusione. "Le ho fatto visita - ha detto lapidario monsignor Francesco Montenegro - così come ho fatto con gli altri detenuti"