Cambiare casa a Roma comporta delle spese accessorie da non sottovalutare: oltre all’affitto o all’acquisto dell’immobile in sé, ci sono altri costi da sostenere per potersi trasferire e avere tutti i servizi necessari. Quali sono queste spese accessorie? Vediamolo insieme in questo articolo, analizzando i vari aspetti, dai traslochi Roma prezzi alla parte burocratica e le utenze.
Sembra un’ovvietà, ma traslocare ha un costo: a partire dall’acquisto del materiale necessario per inscatolare e proteggere oggetti e mobili, e continuando con il prezzo della ditta specializzata che si occuperà del trasporto in sicurezza da una casa all’altra di tutti i tuoi averi. I traslochi Roma prezzi sono differenti e variano in base ai servizi di cui si necessita e dalle condizioni, come ad esempio il numero di chilometri di distanza tra un appartamento e l’altro; a tal proposito, può essere utile richiedere più preventivi così da individuare la soluzione più idonea alle proprie esigenze.
Quando parliamo di casa acquistata, le spese accessorie legate alle imposte, all’onorario del notaio e dell’agenzia sono sempre a carico di chi compra. Se stai comprando la tua prima casa, le imposte da pagare corrispondono al 2% del valore catastale, 50€ di imposta ipotecaria e 50€ di imposta catastale; nel caso di una seconda casa invece il 9% del valore catastale. La provvigione che spetta all’agenzia di solito corrisponde al 2-3% del costo dell’immobile, ma i numeri precisi dipendono sempre dalla singola trattativa.
Nel caso in cui tu stia acquistando casa, dunque, considera anche di dover sostenere tutte queste spese extra.
Anche chi attiva un contratto d’affitto, tuttavia, va incontro a spese accessorie di questo genere, in particolar modo quelle che riguardano l’agenzia immobiliare che ha messo in contatto proprietario e inquilino. In via generale, le commissioni dell’agenzia corrispondono a una mensilità di affitto: se la tua nuova casa ti costa 500€ al mese, considera una spesa iniziale di 500 per il primo mese, 500 per l’agenzia e, di solito, almeno due mensilità di deposito cauzionale, per un totale di 2000€.
Ricorda che la cauzione non può, per legge, superare il valore di tre mensilità.
Infine, quando entri in una nuova casa hai bisogno di attivare le utenze per quanto riguarda luce, gas, acqua e internet. Questo comporta delle spese iniziali di attivazione, non particolarmente ingenti ma comunque da tenere in considerazione sul bilancio totale.
In caso di appartamento in affitto, puoi trovarti davanti a due possibilità: voltura o subentro.
Parliamo di voltura quando l’utenza del precedente inquilino è ancora attiva e va soltanto cambiato l’intestatario del contratto: quando questo è possibile, riesci a risparmiare un po’ sull’attivazione dell’utenza dal momento in cui in realtà è già attiva.
Parliamo di subentro, invece, quando il precedente inquilino ha deciso di cessare il contratto e chiudere il contatore. In quel caso tutte le spese di attivazione spettano a te. Se possibile, cerca di trovare un accordo e fare la voltura, non solo per una questione economica ma anche per un vantaggio legato ai tempi: in questo modo ci vogliono solo un paio di giorni per avere le forniture attive e accessibili, mentre con il subentro sono necessari dai 7 ai 12 giorni lavorativi.