Nuovi venti di cambiamento si stanno agitando nel settore accademico, in Italia, con le recenti novità apportate dalla legge e dai relativi decreti.
Si tratta, in modo particolare, della possibilità di iscriversi a due corsi di laurea contemporaneamente, fino a ora vietato, ormai da 90 anni a questa parte, dal Regio Decreto 1592 del 1933, all’art. 142.
Questo articolo, di fatto, per anni ha impedito agli studenti di essere iscritti contemporaneamente a due corsi universitari, per il conseguimento di due diversi titoli accademici.
Tuttavia, attualmente, in ottemperanza alla Legge 12 aprile 2022, n. 33, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 28 aprile 2022, è possibile conseguire due lauree contemporaneamente.
Con questa nuova norma e il successivo Decreto MUR n. 930 del 29 luglio 2022, che stabilisce modalità e criteri di iscrizione ai corsi, è stato abolito il divieto, con l’obiettivo principale di allineare il sistema formativo italiano con quello della maggior parte degli Stati Europei.
Ma questo non è l’unico scopo della legge; approvandola si dà seguito a uno dei pilastri del PNRR che riguarda il consolidamento delle competenze degli studenti, oltre a offrire loro maggiori opportunità di accesso al mondo del lavoro e una specializzazione più mirata, al termine del percorso di studi.
Ma cosa prevede esattamente la nuova disposizione?
Quali corsi si possono frequentare contemporaneamente?
I corsi organizzati dalle università sono diversi e di vario livello. Ci sono i percorsi di laurea a ciclo unico, i percorsi di laurea 3+2, i Master di I livello e II livello, i Dottorati di ricerca e anche le specializzazioni.
Fino a qualche mese fa, non era permesso a nessuno iscriversi a due di questi corsi contemporaneamente, con una conseguente limitazione e perdita di tempo da parte di chi, invece, era desideroso di impegnarsi a tempo pieno proprio nel conseguimento di conoscenze specifiche alla materia di interesse e relativi titoli universitari.
La legge dello scorso aprile 2022 ha cambiato le carte in tavola, rendendo possibile la frequenza a due corsi contemporaneamente a patto che siano stati conseguiti i titoli di accesso ai corsi in questione, che non facciano capo alla stessa classe di laurea e non si tratti di due specializzazioni mediche.
Cos’altro prevede la normativa per la doppia laurea
Oltre a sancire questa nuova opportunità e le relative procedure attuative, la legge ha messo in conto anche alcune specifiche agevolazioni per incoraggiare l’iscrizione a più corsi di laurea.
Tra questi vi è la possibilità per gli atenei di attivare la didattica a distanza, così da permettere a ogni studente la frequenza a corsi universitari anche presso atenei dislocati in città differenti.
In tal senso, le università telematiche sembrano rispondere pienamente a questa nuova esigenza, tenendo conto anche delle modalità di iscrizione, sempre disponibili e aperte a nuovi studenti, e delle modalità di erogazione dei corsi, tutti i giorni, 24 ore su 24.
La legge rende inoltre possibile da parte delle università adottare organizzazioni utili ad agevolare la frequenza da parte degli studenti part-time e disciplinare alcuni aspetti del diritto allo studio.