Ancora una volta Putin non le manda a dire e la Russia avvisa che se la Finlandia e la Svezia entreranno nella Nato, prenderà delle misure nel Baltico. “Non si potrà più parlare di status denuclearizzato per il Baltico, l’equilibrio dovrà essere restaurato”, ha dichiarato l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice presidente del consiglio di Sicurezza della Russia, aggiungendo che “finora la Russia non ha preso queste misure e non era intenzionata a farlo”.
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, Sanna Marin, premier della Finlandia, che condivide con la Russia un confine di 1.300 chilometri, ieri ha presentato al Parlamento finlandese il libro bianco con cui si illustra il cambiamento della situazione di sicurezza dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che sarà la base per il dibattito al Parlamento e la decisione sull’adesione alla Nato.
Una decisione, ha detto ieri Marin, che sarà “una questione di settimane, non mesi”. Anche la Svezia appare intenzionata ad annunciare la decisione di aderire alla Nato prima del prossimo vertice dell’Alleanza Atlantica che si terrà a giugno a Madrid.
“Che la Russia minacci non è una novità”. Così la premier della Lituania Ingrida Simonyte ha commentato le minacce di ritorsioni russe nel caso in cui Finlandia e Svezia aderiscano alla Nato. ”Nulla di nuovo”, ha detto Simonyte, dicendosi favorevole all’ingresso dei due Paesi nell’Alleanza Atlantica. ”Credo che la presenza di questi paesi come membri dell’Alleanza, infatti, rafforzerebbe notevolmente sia la Nato, sia questi paesi e la nostra sicurezza. Non appena una tale decisione sarà annunciata, spero che lo sarà, penso che i paesi baltici avranno ragione di accoglierla”, ha aggiunto citato dall’agenzia di stampa Bns.