Quando si deve intraprendere una ristrutturazione importante, le spese da mettere in preventivo rischiano di diventare talmente elevate da risultare insostenibili. Capita dunque spesso e volentieri di essere costretti a richiedere un finanziamento in banca, in modo da poter sostenere tutti i costi senza avere problemi di liquidità. Quello che però si chiedono in moltissimi è se sia più conveniente accendere un mutuo oppure chiedere un prestito: due soluzioni differenti che meritano comunque di essere prese in considerazione. Vediamo nel dettaglio in quali casi conviene optare per l’una piuttosto che per l’altra.
Ristrutturare casa: vantaggi e svantaggi del finanziamento
Richiedere un prestito finalizzato per la ristrutturazione del proprio immobile anziché accendere un mutuo può rivelarsi una soluzione vantaggiosa, ma solo in alcune circostanze. I finanziamenti infatti presentano alcuni vantaggi da non sottovalutare:
- Non è necessario pagare la parcella del notaio;
- Non viene quasi mai richiesta un’ipoteca sull’immobile;
- I tempi di erogazione sono solitamente più rapidi rispetto a quelli del mutuo;
- A livello burocratico, sono più semplici da ottenere.
Bisogna tuttavia considerare che richiedere un finanziamento per la ristrutturazione della propria casa non sempre si rivela la soluzione migliore. Tutto dipende infatti dall’importo di cui si necessita, perché sostanzialmente è questo a fare la vera differenza. I prestiti, rispetto ai mutui, hanno sempre un TAEG superiore e questo significa che i costi extra (tra spese d’istruttoria, tassi d’interesse e via dicendo) sono maggiori.
Ristrutturare casa: vantaggi e svantaggi del mutuo
In molti casi risulta nettamente più conveniente accendere un mutuo per ristrutturazione piuttosto che richiedere un finanziamento. I vantaggi d’altronde sono evidenti:
- I tassi d’interesse sono inferiori, così come il TAEG;
- Esistono formule che consentono di accedere a mutui agevolati;
- Le rate del mutuo si possono detrarre.
Certo, occorre considerare anche gli svantaggi che abbiamo accennato prima: la necessità di ipotecare l’immobile se la somma richiesta supera certi limiti, la parcella del notaio, i tempi di erogazione più lunghi. Esistono insomma dei pro e dei contro che bisogna conoscere di entrambe le opzioni, ma in linea di massima è sempre l’importo di cui si necessita per la ristrutturazione a determinare la convenienza del mutuo piuttosto che del finanziamento.
Quando conviene il mutuo e quando il finanziamento?
A questo punto viene da chiedersi in quali casi sia più vantaggioso accendere un mutuo e in quali invece convenga chiedere un finanziamento per la ristrutturazione della casa. Come abbiamo accennato, la vera differenza la fa l’importo ed è quindi su questo che occorre focalizzarsi per capire quale sia la soluzione migliore. In linea di massima, se si necessita di una cifra superiore ai 50.000 euro il mutuo rimane l’opzione più conveniente. Se al contrario per ristrutturare casa si spende molto meno, il finanziamento potrebbe rivelarsi molto più vantaggioso proprio perché il TAEG più elevato è compensato dall’assenza di spese notarili e via dicendo. Bisogna comunque ricordare di definire anche la tipologia di tasso, perché anche questo è un aspetto che può fare una bella differenza in termini di risparmio.