Un’altra area di Palazzo Reale, da oggi, diventa fruibile ai visitatori, che stavolta andranno alla scoperta delle storie sotterranee del Palazzo e di Palermo. È stato inaugurato, infatti, l’Itinerario Archeologico di Palazzo Reale, che la Fondazione Federico II ha voluto denominare “Radici Ritrovate”.
Un altro tassello verso quell’obiettivo fissato da Gianfranco Miccichè nel 2018 per la Fondazione Federico II: “Quando abbiamo iniziato – ha detto il Presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II Gianfranco Miccichè – ci siamo subito resi conto che c’era molto da fare. Ma occorreva prima di tutto garantire la piena fruizione culturale di Palazzo Reale perché questo Palazzo è della città e del mondo. Oggi siamo su un altro pianeta rispetto ad allora, ma i pianeti vanno esplorati tutti, fino ad arrivare al sole. Così, dopo aver aperto il Portone Monumentale, il corridoio medievale con accesso al cortile Maqueda, la Sala di Re Ruggero, la Torre Pisana e i Giardini Reali ed aver reso le Sala Duca di Montalto in grado di accogliere mostre di livello internazionale, apriamo al pubblico anche l’Itinerario Archeologico di Palazzo Reale. Non è solo un altro spazio visitabile del percorso culturale-turistico che ci permette di scoprire le meraviglie sotterranee di Palermo: ritroviamo anche, concretamente e concettualmente, le radici più antiche del Palazzo e della città”.
L’apertura dell’Itinerario è frutto di un’ampia collaborazione interistituzionale, che ha impegnato la Fondazione per oltre un anno.
Il percorso offre un’esposizione permanente di quei reperti finalmente fruibili, che erano stati rinvenuti a Palazzo Reale durante gli scavi del 1984, dando lustro al lavoro dell’archeologa Roa Camerata Scovazzo, nonché di reperti integri ed emblematici del periodo punico.
In particolare è presente l’intero corredo funerario di una delle tombe della necropoli punica, rinvenuto a Palermo durante gli scavi del 1953.
“La Fondazione Federico II, grazie alla collaborazione con un team di archeologi e di musei, ha voluto ancora una volta offrire lo sguardo di insieme del Palazzo – dichiara Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – che è un complesso di stratificazioni storico-culturali, proponendo un allestimento comprensivo di reperti che sono testimonianza del periodo punico, islamico e normanno-svevo. L’Itinerario Archeologico pertanto abbraccia un esteso periodo e racconta oltre duemilacinquecento anni di storia, dalla fondazione della città coi punici fino alla fase normanno-sveva”.
Un nutrito apparato didattico accompagna una fruizione immersiva. L’idea espositiva della Fondazione Federico II si è avvalsa del supporto scientifico del Museo Archeologico Antonio Salinas e della Soprintendenza di Palermo per la musealizzazione dei meravigliosi reperti che costituiscono e restituiscono perfettamente il racconto dei secoli di storia. È così evidenziata la tradizione sepolcrale legata al mondo punico e vengono poste in rassegna ceramiche medievali in grado di narrare i momenti storici che fecero di Palermo una delle città più evolute e note del Mediterraneo, ruolo sottolineato dalla mappa islamica della Sicilia, richiesta dalla Fondazione alla biblioteca di Oxford.
L’esposizione permanente dei reperti fornirà ai visitatori una chiave di lettura completa sulla storia della città attraverso pannelli didattici e mappe tematiche. L’evoluzione urbica e militare rappresentata offre un’utile lettura anche dell’organizzazione socio-culturale che contraddistinse Palermo sin dalle origini puniche.