E’ scaduto da qualche giorno il termine per l’adeguamento alle nuove norme previsto dalla legge regionale n. 4 del 3 marzo 2020, che riforma il settore della polizia mortuaria e delle attività funerarie, ma il termine coglie impreparate non solo la quasi totalità delle aziende del settore, ma anche l’amministrazione regionale, che avrebbe dovuto avviare dei corsi di formazione per le figure di direttore tecnico e del personale necroforo. Le due figure non sono state ancora inserite nel repertorio delle qualificazioni delle Regione siciliana, quindi, di fatto, devono ancora essere formalmente istituite per poi procedere alla istituzione dei corsi di formazione.
“Quello dei corsi di formazione è solo uno dei problemi che abbiamo riscontrato e che sono in attesa di soluzione – afferma Nunzio Trinca, direttore generale Sicof (Siciliana Consorzio Onoranze Funebri) – in questo momento quello che ci preoccupa è lo stato di emergenza e di grave pericolo in cui versano alcune aziende che hanno sede nei comuni che hanno già dato attuazione alla legge. Mi riferisco ad esempio al comune di Niscemi, che ha stabilito il termine perentorio del 7 marzo per adeguarsi alla nuova legge, o al comune di Vittoria che in questi giorni ha dato 20 giorni di tempo alle aziende funerarie per l’adeguamento. E’ chiaro che queste difformità fra comune e comune determina una turbativa del libero mercato e mette con le spalle al muro i colleghi che hanno un’attività a Niscemi piuttosto che a Vittoria che adesso rischiano la sospensione della licenza. Mi preme precisare anche che questa nuova legge, a nostro parere, non sia stata adeguatamente pubblicizzata, tanto che decine di nostri colleghi in questi giorni chiamano per avere notizie in merito. Di fatto, senza una proroga centinaia di aziende del nostro settore sono destinate a chiudere, determinando non solo un gravissimo problema occupazionale ma anche una crisi che potrebbe mettere a serio rischio in Sicilia l’erogazione di un servizio essenziale”.
“Ritengo che l’assessorato alla formazione debba inviare al più presto una circolare a tutti i comuni siciliani con la quale comunicare una proroga di almeno 6 mesi del termine di adeguamento previsto dall’articolo 13 la legge n. 4 del 2020 che riforma del settore delle onoranze funebri – afferma l’onorevole Totò Lentini, capogruppo dei Popolari ed Autonomisti all’Ars – L’assessorato è pienamente cosciente del problema ma occorrono almeno 180 giorni per inserire le figure di direttore tecnico di impresa funeraria e di necroforo nel repertorio delle qualificazioni della Regione siciliana ed avviare i relativi corsi di formazione. Per altro è necessario differenziare i percorsi in funzione dell’esperienza mostrata dai soggetti che già da tempo lavorano nel settore. E’ chiaro che chi, da più di 20 anni, lavora in questo settore non ha bisogno di alcuna formazione e quindi dovrebbe poter accedere direttamente all’esame per il rilascio della qualifica”.