Interpretata da Dakota Fanning, Lynette “Squeaky” Fromme è nell’ultimo film di Quentin Tarantino: C’era una volta …a Hollywood. Ma chi è la folle hippy?
Il personaggio oltre il cinema
Lynette Fromme, differentemente dai membri della famiglia Manson, non ha vissuto storie di abusi e abbandoni. È nata a Santa Monica nel 1948 da una famiglia borghese benestante californiana. Figlia di un ingegnere aeronautico, da bambina frequentò una prestigiosa scuola di danza e, facendo parte di una compagnia, arrivò perfino a fare tournée in Europa e ad esibirsi alla Casa Bianca davanti al presidente Eisenhower.
Ma crescendo la ragazzina modello divenne sempre più ribelle, tralasciando lo studio e dedicandosi alla sua nuova passione: la droga. Dopo continue discussioni e scontri con il padre (che la voleva iscritta ad un buon college), alla fine Lynette scappa di casa, vagabondando per la California. È adesso che incontra Charles Manson e, poco dopo, diventati molto amici, iniziano a viaggiare insieme ad altri ragazzi come Mary Brunner e Susan Atkins, iniziando a creare quella che sarebbe stata la “famiglia”.
Come sappiamo, la “famiglia dell’amore”, già ricca di seguaci, si stabilì a Hollywood al George Spahn Ranch, dove l’anziano proprietario, George Spahn, li lasciò alloggiare credendoli innocui. Fu qui che Lynette venne soprannominata “Squeaky” e fu proprio il vecchio George ad assegnarle il soprannome, dopo averla toccata accidentalmente e avendole fatto emettere un urlo stridulo. Manson affermò che fu perché quando faceva l’amore squittiva come uno scoiattolo.
Sebbene Lynette non partecipò direttamente agli omicidi della “famiglia”, tra cui ricordiamo quello di Sharon Tate, moglie del regista Polanski, durante il processo a Manson, insieme agli altri rimasti in libertà, si accampò fuori del tribunale per affermare l’innocenza del proprio guru, ricevendo varie denunce (con la conseguenza di alcuni mesi di galera) per aver cercato di intimidire dei testimoni e per oltraggio alla Corte.
La condanna definitiva
La veterana della “family” però non si arrese e dopo aver cercato inutilmente di entrare in contatto con il chitarrista dei Led Zeppelin, Jimmy Page, attentò alla vita del presidente degli Stati Uniti Gerald Ford, finendo così in carcere condannata all’ergastolo.
Lynette è stata l’ultimo membro della “family” a finire sulle prime pagine dei giornali dopo essersi data all’ecologismo spinto. Infatti, secondo lei il presidente Ford sarebbe stato la causa dell’abbattimento delle foreste di sequoie e crimini contro l’ambiente. Il mattino del 5 settembre 1975, travestita da suora, “Squeaky” avvicinò Ford nei pressi dello State Capitol di Sacramento puntandogli una pistola contro. In seguito, si dimostrò che l’arma non poteva sparare in quanto priva di otturatore. Condannata successivamente all’ergastolo, dopo alcuni tentativi di fuga, Lynette Fromme fu trasferita definitivamente in Texas, al Federal Medical Center di Carswell. Il 14 agosto 2009 è stata rilasciata in libertà vigilata, dopo aver scontato quasi 34 anni.