Già in mattinata la Sea Watch 4 potrebbe operare il trasferimento nella nave “Gnv Azzurra” che potrà accogliere anche i 181 migranti arrivati da Lampedusa a Porto Empedocle con il pattugliatore “Dattilo”, della Guardia costiera.
Le 353 persone a bordo della Sea Watch 4 sono stati trasferiti da due diverse navi, tra cui la Louis Michel, la nave finanziata dall’artista Banksy. Si aspettava una riforma dei decreti sicurezza in tempi più rapidi?
“Decisamente si’. È una questione di principio – ha proseguito – che certi obbrobri legislativi non debbano esistere e che si debba piuttosto lavorare su strumenti che possano essere in generale più lungimiranti. Credo che sia troppo facile guardare alle Ong e alla nostra attività che è irrisoria rispetto a quello che sta accadendo. Diventa una via fuga troppo semplice alla quale stanno guardando in molti da troppo tempo per continuare, governo dopo governo, a non gestire realmente un fenomeno che ci riguarda e continua a riguardarci, a meno che non decidiamo di spostare Lampedusa, la Sicilia o l’Italia in Antartide. Sarebbe meglio lavorare sulla creazione di alternative all’immigrazione via mare, che siamo i primi a denunciare”. “Il mare è stato piuttosto mosso negli ultimi giorni quindi spesso il ponte della nave si bagnava, questo crea tensione e fastidio. Non è stato semplice assicurare cibo, non abbiamo più vestiti di riserva e abbiamo cominciato a razionare l’acqua. Molte persone riportano ustioni da carburante, che è una cosa che osserviamo spesso. Un ragazzo 17enne è stato evacuato d’urgenza”. Lo ha detto Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch Italia, ospite di “Agora’ estate” su Rai3, in merito all’attività di questi giorni, rispondendo a una domanda sulla Sea Watch 4.
“Non e’ stato semplice – ha spiegato – perché è essenziale in questo momento cercare di ridurre il più possibile il rischio di contagio”.