Si torna a scuola. Le nuove regole per stare in classe sono diverse: ad esempio gli studenti potranno stare senza mascherina al banco se in condizione di distanziamento di almeno un metro. È quanto ha ribadito il Comitato tecnico scientifico in un documento pubblicato al termine della riunione di ieri sulla riapertura delle scuole in sicurezza. ”L’apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività”, si sottolinea nella nota. “Pertanto accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte.
“Lavoriamo tutti insieme e riconsegniamo le scuole ai nostri studenti: il Paese ce ne sarà riconoscente. Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l’inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall’Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle”, ha scritto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in una lettera inviata ai docenti e tutto il personale scolastico.
“C’è una battaglia da portare avanti su tutte: quella per eliminare le classi sovraffollate, le cosiddette classi pollaio. Abbiamo cominciato a intervenire sul provvedimento che ha dato loro origine: il Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81. Già oggi possiamo derogarvi, per l’emergenza, abbassando il numero di alunni per classe. Porteremo avanti questo percorso”, ha aggiunto Azzolina.
“Ancora una volta l’Italia in prima fila per elaborare strategie utili per combattere il coronavirus. Grazie al ministro @robersperanza oggi 53 Paesi si confrontano con l’Oms sulla riapertura delle scuole in sicurezza. Questa oggi è la nostra priorità”, aveva scritto su Twitter il premier Giuseppe Conte ieri in occasione della conferenza sulla riapertura delle scuole in sicurezza organizzata con l’Oms a cui hanno partecipato 53 Paesi.