Manca l’ufficialità, ma c’è la quasi certezza che a Palermo non si sono riportate vittime in occasione dell’impressionante nubifragio che ha colpito ieri la città. “Le macchine – dichiara all’Ansa il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina – sono state tutte rimosse tranne una. Un’ispezione esterna avrebbe però escluso la presenza di cadaveri a bordo“.
“I vigili del fuoco – continua Cocina che ha partecipato a una riunione in Prefettura per il coordinamento dei soccorsi – hanno compiuto un grande lavoro per il ripristino della normalità. C’è ancora, nel punto più basso, meno di un metro d’acqua. Il tratto è stato accuratamente ispezionato e non ci sono tracce di persone o di cadaveri che eventualmente galleggerebbero. I lavori proseguono ma siamo ottimisti sull’assenza di vittime”.
L’alluvione di Palermo e il giallo sulle responsabilità
Ma la Procura di Palermo vuole vederci chiaro sulle eventuali responsabilità di una (quasi) tragedia. È infatti sempre più probabile l’apertura di un’indagine che dovrebbe accertare eventuali responsabilità nell’assenza di “misure necessarie a prevenire e fronteggiare l’emergenza meteo”. Il bilancio parla comunque di oltre 300 interventi, molti dei quali ancora in corso, e lo sgombero di diverse abitazioni.
I pompieri hanno fatto evacuare diverse palazzine a rischio di crollo tra via Marabitti e via Spedalieri. In alcuni edifici sono presenti delle crepe vistose all’esterno e i residenti non sono riusciti a chiudere le porte d’ingresso. Fino ad ora agli organi di polizia non è stata presentata alcuna denuncia di scomparsa.