La legalizzazione della canapa light, avvenuta soltanto di recente nel 2016, ha dato vita ad un vero e proprio business che vede questa pianta la protagonista molto discussa del benessere naturale.
Tutti ne parlano, in bene o in male, e gli scaffali dei supermercati iniziano a riempirsi di semi commestibili, farine e bevande, mentre le erboristerie e le farmacie più fornite vendono olio CDB, capsule e creme. Così come sono nati sempre più negozi sia fisici che online vendono erba legale.
Ma a cosa è dovuto il successo di una sostanza che è stata considerata illegale per tanti anni? Perché, dalla fama di stupefacente, è passata ad essere indicata come un’alleata del benessere?
La risposta è da ricercare nel CBD, uno dei principi attivi presenti nella cannabis e che, a quanto pare, è in grado di produrre effetti benefici, al punto da poter essere utilizzato per scopi terapeutici.
Attorno all’argomento i pareri sono ancora molto contrastanti e i più scettici continuano a starne alla larga.
A cercare di sfatare i dubbi, però, è intervenuta anche la scienza che, con ricerche, studi e test in laboratorio, ha dimostrato le reali proprietà benefiche di questa molecola e la sua efficacia nel trattamento di diversi disturbi, alcuni molto comuni e blandi, altri più complessi e resistenti alle altre terapie.
CBD, tutto quello che c’è da sapere
Si chiama scientificamente Cannabidiolo ed è uno degli oltre 120 cannabinoidi presenti in quantità variabile in molte piante, tra cui quella di Cannabis Sativa.
A differenza del THC, che è un principio psicoattivo e provoca alterazioni della mente, il CBD non ha effetti psicotropi e non produce lo sballo tipico del consumo di marijuana.
Si tratta infatti di un composto non tossico e che non ha fatto registrare alcun effetto collaterale dal suo utilizzo sull’uomo e sugli animali.
A quanto pare, gli studi scientifici hanno dimostrato che il CBD è in grado di produrre benefici grazie alla sua interazione con determinati recettori del sistema nervoso, che tollerano bene la presenza di questa molecola perché non risulta estranea al corpo umano.
Infatti, il nostro organismo produce già naturalmente i cannabinoidi che vengono percepiti dal sistema endocannabinoide.
Quando il CBD si relaziona con questi recettori, riveste il ruolo di normalizzatore e riequilibrante di alcune funzioni molto importanti, come il sonno, le risposte del sistema immunitario e il dolore.
Per esempio, il CBD impedisce al corpo di assorbire l’anandamide, un composto associato alla regolazione del dolore. Quindi, l’aumento dei livelli di anandamide nel flusso sanguigno può ridurre la quantità di dolore che una persona prova.
Tutti i benefici del CBD
Anche se i benefici della cannabis erano già noti sin dai tempi antichi, soltanto di recente si è cominciato a studiare gli effetti che il CBD ha sull’essere umano.
Da questi studi, alcuni conclusi e altri ancora in corso, è risultato che l’utilizzo di CBD può migliorare significativamente le condizioni di salute delle persone affette da questi disturbi:
- Artrite
Uno studio dell’European Journal of Pain ha dimostrato che il CBD può aiutare le persone affette da artrite a gestire il dolore.
Per provarlo, i ricercatori hanno applicato per 4 giorni un gel topico contenente CBD su dei ratti affetti da artrite.
Il risultato è stato un significativo calo dell’infiammazione e della percezione del dolore, senza aver provocato alcuni effetti collaterali.
- Sclerosi multipla
La sclerosi multipla (SM) è una malattia autoimmune che colpisce tutto il corpo attraverso i nervi e il cervello.
Gli spasmi muscolari sono uno dei sintomi più comuni e possono essere così violenti da causare un dolore cronico in alcuni stadi della malattia.
Una ricerca ha rilevato che l’uso a breve termine dell’olio di CBD ha portato ad una riduzione dei sintomi.
È opportuno sottolineare, però, che sono in corso ulteriori studi per verificare questi risultati.
- Dolore cronico
Effettuando studi incrociati su diverse casistiche in cui il dolore è la componente più invalidante di alcuni disturbi, è stato infine dimostrato che il CBD può aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione.
I ricercatori hanno anche scoperto che i soggetti non sviluppano assuefazione agli effetti del CBD, quindi non risulta affatto necessario aumentare gradualmente la dose per fornire sollievo.
Altri benefici del CBD
Ma i benefici del CBD non si fermano qui. Sono tantissimi i campi in cui questa sostanza ha dimostrato di poter offrire benessere e sollievo.
In particolare, il CBD ha effetti terapeutici su:
- Dipendenze da sostanze: aiuta a contrastare gli effetti dell’astinenza come tremori, nervosismo e aggressività, sbalzi d’umore.
- Trattamento dell’ansia, stress, insonnia, sintomi da stress post traumatico, depressione: grazie alla stimolazione dei recettori 5-HT1A responsabili degli ormoni della felicità (serotonina, dopamina, noradrenalina).
- Effetti antipsicotici su persone con schizofrenia: il CBD è in grado di riequilibrare disfunzioni psicofisiche aiutando a recuperare la calma, la serenità e il controllo.
- Trattamento di infiammazioni muscolo scheletriche e della pelle, come eczemi, psoriasi e acne: il CBD aiuta la normalizzazione della produzione eccessiva di sebo da parte delle ghiandole, responsabili del disturbo dell’acne.
- Trattamento delle crisi epilettiche e dell’epilessia: nel giugno 2018, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato la somministrazione di CBD come trattamento per persone con due rari e specifici tipi di epilessia, ovvero la sindrome di Lennox-Gastaut (LGS) e la sindrome di Dravet (DS).
Nasce così Epidiolex, il primo farmaco a base di CBD approvato anche in Europa e già sperimentato al Gaslini con i piccoli pazienti.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare alcuni usi dell’olio CBD, esso si sta già profilando come un trattamento potenzialmente promettente e versatile.
Inoltre, trattandosi di un rimedio naturale, non è necessaria prescrizione medica per assumerlo in piccole dosi in periodi un po’ più stressanti.
Per queste circostanze, l’olio di CBD può essere facilmente reperito nei negozi specifici di cannabis light o negli e-shop che sono presenti in quantità sul web. JustBob, ad esempio, è uno di questi e si distingue dalla concorrenza per varietà di prodotti, qualità e affidabilità.