In Sicilia, Lombardia e Veneto i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno fermato 11 persone ritenute a vario titolo responsabili di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di beni, corruzione, atti persecutori, furto e danneggiamento.
Le indagini, seguite da un pool di magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, documentano gli assetti e le dinamiche del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde (Palermo), che, all’indomani dell’operazione “Black Cat” dell’aprile 2015, “ha serrato le fila ed ha continuato ad operare sul territorio, imponendo il proprio potere con inalterata capacità intimidatoria”, scrivono gli investigatori. In tale quadro si inseriscono “le numerose estorsioni ai danni dei commercianti locali documentate dai militari dell’Arma, così come l’organizzazione di una efficientissima rete di comunicazione necessaria agli storici capi mafia detenuti per mantenere il comando degli associati liberi e continuare a strangolare imprese e società civile”.