“Ad oggi sono 54 i casi positivi. Siamo partiti da 10-12 e in pochi giorni sono aumentati”. Lo riferisce all’agenzia ITALPRESS Tiziano Loreti del Sì Cobas in merito al focolaio Covid che si è sviluppato nel magazzino Brt nella zona industriale Roveri di Bologna. “E’ chiaro – aggiunge Loreti – che c’è un focolaio in atto e ci sono altri casi in altri magazzini. Siamo particolarmente preoccupati per questa situazione”. “A inizio pandemia – racconta ancora Loreti – siamo riusciti a strappare protocolli di sicurezza con le aziende, ma con Brt abbiamo faticato di più e l’ha fatto in ritardo. Ci sono responsabilità reali rispetto alle condizioni in cui si lavora”.
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Il timore, infatti, è che il contagio si sia facilmente allargato proprio per le condizioni di lavoro. “Quando si lavora ammassati, – aggiunge Loreti – i bagni a disposizione sono pochi, la gente è costretta a convivere in poco spazio, la situazione è quella”. Per Loreti la situazione nel magazzino Roveri “è già degenerata” ed è “complicata”. Ora il magazzino è chiuso, ma – sottolinea Loreti – “stiamo sollecitando i lavoratori a verificare quali sono le condizioni in tutti i magazzini, dove convivono centinaia di lavoratori”. Inoltre, secondo quanto riportato dall’edizione locale del quotidiano “Il Resto del Carlino”, in queste ore sono in corso i tamponi proprio nel piazzale antistante il cluster dell’azienda.
(ITALPRESS).