Dopo una riunione fiume del pre-Consiglio terminata a tarda notte, la maggioranza trova l’accordo sulla regolarizzazione dei migranti che da’ il via libera al tanto atteso decreto Rilancio.
Il provvedimento dovrebbe quindi arrivare in Consiglio dei ministri oggi, dopo che ieri poco prima della mezzanotte da Palazzo Chigi fonti del governo avevano dato per raggiunto l’accordo politico.
Il nodo era legato soprattutto sulla regolarizzazione dei lavoratori dei campi, ma anche per colf e badanti, e dopo una giornata di tensioni, con la mediazione tra Pd e M5S, arriva il via libera.
Infatti, sul dossier della regolarizzazione dei migranti, dopo l’invito del premier Giuseppe Conte a rimettersi attorno a un tavolo per trovare la quadra, il capo politico del M5S Vito Crimi e il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano hanno annunciato l’accordo.
Questa mattina è stato il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, ai microfoni di ‘Radio Anch’io’ a sottolineato come “abbiamo trovato l’accordo dopo la mezzanotte, l’importante e’ che le cose siano andate e che oggi si farà il Consiglio dei ministri e si potrà varare il decreto. E’ un provvedimento molto complesso, dobbiamo rispondere alla crisi più grave dal dopoguerra con misure eccezionali”.
Il provvedimento dovrebbe vedere l’emersione del lavoro in nero e i permessi di soggiorno temporaneo ai lavoratori stranieri, ma ci sarebbero alcune precisazioni sulle norme per escludere dalla sanatoria i datori di lavoro condannati per caporalato o reati come lo sfruttamento di prostituzione e immigrazione clandestina. Sul fronte economico, la maxi manovra da 55 miliardi contiene misure che garantiscono 10 miliardi per la Cig, 4 per il taglio dell’Irap e 6 per le Pmi, 2 miliardi per l’adeguamento di negozi e attività produttive alle norme anti Covid, 2 per misure fiscali, 2,5 miliardi per il turismo e la cultura, 5 per sanità e sicurezza.