“La seconda è un’opzione rispetto al fatto che il Coronavirus accompagni ancora le nostre vite fino a quando non si troverà un
vaccino, in questo caso e’ evidente che non possiamo far tornare i nostri studenti in classi da 28 o 30 persone, se devo far mantenere il distanziamento sociale e’ evidente che non possono mettere 28 o 30 alunni per classe – ha aggiunto -. Su questo ci stiamo organizzando anche pensando a
forme di didattica mista, metà in classe e metà a distanza. La settimana è composta da 5 o 6 giorni di scuola, l’idea è che metà studenti vadano per metà settimana in classe de visu e l’altra metà collegati da casa a seguire quello che l’altra meta’ della classe fa in presenza. Così la socialita’ resta e il programma va avanti per tutta la
classe”.
(ITALPRESS).