È online su tutti i digital stores “Io mi chiamo Achille“, il nuovo album del cantautore palermitano Fabio Guglielmino, anticipato dall’omonimo singolo e il precedente “È già tempesta”, che già preannunciavano un’atmosfera indie pop con ispirazione al mondo classico.
Oggi a presentare il disco è il singolo “Anche gli eroi piangono” con un nuovo videoclip: “Con questo album ho voluto mettermi in gioco e cambiare – rivela Guglielmino -. Mi sono fidato dei suggerimenti che arrivavano da amici e collaboratori d’oltralpe e ho trovato il coraggio di stravolgere i miei primi demo in piena produzione”.
“In un momento non facile della mia vita ho trovato conforto nelle poesie di Saffo e Anacreonte – spiega Guglielmino – poi il mio amore per Omero ha preso il sopravvento. Mi sono avvicinato ai miei eroi preferiti, il mio Achille, l’essere bellissimo, irascibile e sensibile che non siamo abituati a vedere se non rappresentato da un palestrato Brad Pitt nel colossal hollywoodiano”.
Nell’album sono presenti, oltre ai singoli già pubblicati, anche brani più intimi come “La fuga”, che rappresenta un momento di smarrimento e allo stesso tempo presa di coscienza dell’essere capace di rialzarsi, e “Onde scure”, che riprende il tema grazie all’ispirazione delle Muse.
Nel disco, oltre al personaggio di Achille, è presente un Enea fuggiasco, che deve ricostruire la sua vita dalle macerie di sogni e desideri. C’è anche un inno alla follia dionisiaca in “Balla (l’era degli Dei)”, in cui è Arianna la stella luminosa che grazie al dio dell’ebrezza è incoraggiata a superare la sua sofferenza d’amore (secondo il mito Teseo l’abbandona su un’isola dopo averla ingannata e usata).
Tutte queste emozioni – o manie – sono espressi nel singolo “Anche gli Eroi piangono“, in cui Guglielmino sottolinea che non bisogna aver paura di mostrare i propri sentimenti: anche Achille, Odisseo o il suicida Aiace erano in preda ai loro turbamenti. Persino il più brutto dei momenti, come ogni inverno, passa, e nessuno lo ricorderà.