Chissà quando potremo tornare a abbracciarci, come prima dell’epidemia del coronavirus? Le misure per il distanziamento fisico proseguiranno anche oltre la ripartenza graduale delle attività, attualmente programmate per il 4 maggio. Quello che manca, oltre alle quotidiane abitudini, è il contatto anche fisico con amici e parenti. Un abbraccio trasmette più di tante parole. Ma dovremo farne a meno chissà ancora per quanto.
Consiglio dall’Islanda, “Non puoi stringerti alle persone? Abbraccia un albero”
Dalla fredda Islanda, però, arriva un suggerimento, ecologico, per non perdere, diciamo così, l’allenamento: “abbracciate un albero”. Quello di stringersi a una pianta non è un’idea nuova: gli amanti della natura e dei boschi lo dicono da tempo. Adesso, arriva anche il consiglio del Servizio forestale nazionale, lo Skogur. L’effetto è assicurato e terapeutico per il nostro benessere psicologico. Ma con alcune avvertenze.
“E’ un atto di guarigione e benessere. Fate attenzione a non abbracciarvi soltanto per un momento. Prendete l’albero e attendete fino a quando non iniziate a scoprire come la quantità di vita inizia a fluire da voi dall’albero. Funziona, lo sapete”?
Lo Skogur ha pubblicato le immagini del suo personale che dà, per così dire, il buon esempio, abbracciando gli alberi del bosco di Hallormstaður.
“Bisogna fare molta attenzione per prevenire l’infezione del coronavvirus. Le persone non devono abbracciare lo stesso albero. Quindi è bene andare nella foresta. L’albero non deve essere grande. Può essere di tutte le dimensioni ma l’importante è abbracciarlo per un po’. È anche bene chiudere gli occhi mentre si abbraccia o si stringe un albero. “Ora appoggio la guancia contro l’albero e trovo il calore e le correnti che fluiscono dall’albero dentro di me”, ha detto Þór Þorfinnsson, un amministratore della foresta nell’Islanda orientale.
Non serve altro che provarci, quando – ovviamente – ci daranno il consenso per uscire da casa…